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La truffa dell’iPhone XS ad un euro con il codice “AXS256RTR”

Giovanni Drogo 13/11/2018

Grande ritorno, a pochi giorni dal Black Friday, della bufala degli iPhone XS ad un euro che ha spinto molti utenti a cliccare sulla “notizia” e a prendersi un malware che ha generato una catena di post automatici su Facebook

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Da qualche ora diversi utenti italiani di Facebook hanno iniziato a postare  un messaggio che promette la possibilità di ottenere un iPhone XS al vantaggiosissimo “prezzo” di un euro. I messaggi sono tutti uguali e vengono generalmente pubblicati all’interno dei gruppi (quindi non sul wall del profilo dell’utente) e si legge che «C’è una novità popolare su internet: quando digiti il codice “AXS256RTR” su Google, puoi trovare un articolo su “Come gli italiani possono ricevere un nuovo iPhone Xs a 1€”. Ho fatto delle verifiche ed è tutto vero! Il corriere mi ha consegnato il pacco con l’iPhone Xs oggi!».

AXS256RTR: come funziona la truffa dell’iPhone XS ad un euro

Si tratta, come è ovvio, di una truffa. Nessuno vi regalerà uno smartphone da oltre mille euro ad un millesimo del suo prezzo. Il codice misterioso serve probabilmente solo ad aggirare il blocco del link malevolo da parte di Facebook, perché se si cerca AXS256RTR su Google si troverà un solo risultato. Un “articolo” pubblicato sul sito Newsplanet.info che rivela come gli italiani siano in grado di ottenere l’agognato iPhone pagandolo meno di un francobollo. Il sito, che nell’immagine iniziale riporta i loghi di alcune testate francesi (Le Figaro, Le Monde, Le Parisien) illustra i passaggi da seguire per farsi spedire lo smartphone.

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A riprova della “buona fede” di chi ha fatto l’offerta c’è la testimonianza di un fortunato vincitore dell’iPhone e una serie di commenti, graficamente simili a quelli che siamo abituati a leggere a corredo di quegli articoli di giornali che consentono la pubblicazione dei commenti direttamente tramite Facebook. Gli utenti entusiasti però non esistono e se si clicca sui profili si viene rimandati allo stesso sito cui bisogna andare per “attivare” l’eccezionale promozione.

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I finti commenti che servono come specchietto per le allodole

Anche i commenti pubblicati nei gruppi dagli utenti – questi sì reali – sono in realtà generati automaticamente da un malware presente sul sito dove si viene invogliati a cliccare per “versare il contributo” di un euro e inserire i propri dati per poter ottenere l’iPhone XS.

Una truffa in circolazione da parecchio tempo

Non esiste quindi nessuna promozione dedicata all’Italia: solo una truffa che è in circolazione da un po’. Cambiano alcuni dettagli: a fine ottobre era necessario cercare il codice “WRT256XOP” ma il meccanismo era il medesimo. Si arrivava su un sito dove veniva richiesto di inserire i propri dati personali e versare un euro.

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Un’analoga “promozione” per ottenere un Samsung 9 ad un euro

Un’altra variante di questa truffa è quella che ha visto come vittime giornali online come Fanpage o Repubblica.it. In quel caso gli autori della truffa avevano creato dei siti graficamente identici agli originali a garanzia della credibilità della bufala degli iPhone XS ad un euro. In quel caso gli hacker truffatori davano “lo scoop” della straordinaria (e inesistente) offerta di Apple che grazie al coupon con il codice speciale consentiva di acquistare gli smartphone con uno sconto incredibile.

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La bufala-truffa torna quindi allo scoperto a cadenza regolare. Ma in questi giorni rischia di fare più vittime. Con l’avvicinarsi del Black Friday sono molte le aziende che pubblicano – legittimamente e legalmente – codici per ottenere i prodotti a prezzi scontati (ma non certo regalati) e quindi molte più persone rischiano di cascarci regalando oltre all’euro anche informazioni personali che possono poi essere utilizzate per scopi poco chiari. Oltre all’avvertimento di non inserire informazioni personali e tanto meno i dati della carta di credito per chi si trovasse pubblicato un post il consiglio è quello di fare una scansione del proprio dispositivo con un software anti-malware e antivirus.

 

Leggi sull’argomento: Perché Facebook ha un grave problema che coinvolge la libertà di espressione

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