Stop alle interviste: il ministero dell’Istruzione avverte i direttori

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-06-28

“Tacete! Il nemico vi ascolta”. In una comunicazione ai capi dipartimento, ai direttori generali degli uffici centrali e a quelli dei regionali il capo di gabinetto del ministro Marco Bussetti, Giuseppe Chiné, ricorda quali sono le regole per i rapporti con gli organi di informazione secondo il codice di comportamento del ministero di viale Trastevere. …

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“Tacete! Il nemico vi ascolta”. In una comunicazione ai capi dipartimento, ai direttori generali degli uffici centrali e a quelli dei regionali il capo di gabinetto del ministro Marco Bussetti, Giuseppe Chiné, ricorda quali sono le regole per i rapporti con gli organi di informazione secondo il codice di comportamento del ministero di viale Trastevere. In particolare, il testo segnala che i rapporti con i media sono appannaggio solo del ministro e dei suoi dipendenti espressamente incaricati e ricorda che chi vuole parlare con giornali e tv deve assicurarsi che le testate giornalistiche abbiano avvertito l’Ufficio Stampa e, se ciò non è avvenuto, deve farlo l’intervistato. Poi, già che c’è, il ministro Bussetti avverte che è necessario un coordinamento tra il vertice politico e quello amministrativo “in occasione del rilascio di interviste o dichiarazioni agli organi di stampa, specialmente sulle tematiche attingono materie e profili riservati dalla legge in via esclusiva all’Organo di indirizzo politico del Dicastero”. E quindi raccomanda di avvertire preventivamente dell’«intenzione di rilasciare interviste o diffondere comunicati stampa, indicandone il relativo contenuto».

 

 

ministero pubblica istruzione interviste

 

Insomma, i direttori generali e i responsabili degli uffici dovranno avvertire preventivamente il ministro prima di parlare con gli organi di stampa ed eventualmente spiegare il contenuto delle dichiarazioni che si apprestano a fare: non è una censura, ma non si faceva prima a consigliare a tutti di stare zitti?

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