Gli insulti dei sovranisti a Simona Bonafè durante l’attentato a Strasburgo

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-12-12

L’eurodeputata PD, impaurita sotto il tavolo di un ristorante, ha pubblicato un tweet durante i drammatici istanti dell’attentato. Il popolo dei patridioti si è subito scatenato per augurarle di fare una brutta fine, come meritano i filoimmigrazionisti che predicano l’accoglienza. Perché per i sovranisti anche l’attentato di Strasburgo è colpa del PD (e di chi altri sennò?)

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Ieri sera intorno alle 20 un uomo di nome Chérif Chekatt ha aperto il fuoco in rue Orfèvres a Strasburgo. Nell’attacco terroristico sono morte tre persone e altre dodici sono rimaste ferite. Strasburgo è una delle due sedi del Parlamento Europeo (l’altra è Bruxelles) e dal momento che in questi giorni è convocata la plenaria dell’Europarlamento in città ci sono molti eurodeputati.

Quelli che speravano che Simona Bonafè venisse uccisa

Alcuni di loro – come la delegazione del MoVimento 5 Stelle – all’ora dell’attentato stavano uscendo dalla sede del Parlamento per andare a cena ma sono riusciti a tornare all’interno dell’edificio. Altri invece, ed è il caso di Alessandra Mussolini ad esempio, si trovavano al ristorante.

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Anche l’eurodeputata PD Simona Bonafè era a cena. Solo che essendo una “piddina” e quindi per forza di cose buonista e filoimmigrazionista (per tacere del fatto che come tutti gli eurodeputati PD secondo il Presidente della Rai Foa è sul libro paga di Soros) i padridioti di Twitter le hanno riservato un trattamento speciale.

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Nei commenti al tweet dove la deputata fa sapere che sta bene ma che è da più di un’ora nascosta sotto al tavolo di un ristorante al buio senza sapere cosa stava succedendo i cattivisti del sovranismo si scatenano. C’è chi – con profilo a 5 stelle – ironizza sul fatto che «certe disgrazie colpiscono solo brave persone» mentre qualche simpaticone la invita ad uscire subito in strada. Tale è l’odio politico che c’è chi avrebbe preferito vedere morta la Bonafè. Magari solo per dimostrare che l’accoglienza è sbagliata, anche se l’attentatore è nato a Strasburgo e non è un immigrato. Ma lo stereotipo sovranista immagina che i sinistri siano persone che girano sempre con la maglietta rossa e i famosi gessetti in tasca.

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Qualcuno, molto attento alle spese dei nostri rappresentanti in Europa, la rimprovera di non essere andata a casa a cucinarsi la cena e di andare “tutte le sere a cena a spese dei contribuenti”. Basterebbe dare un’occhiata al calendario della Plenaria per accorgersi che forse semplicemente non c’è il tempo di farlo.

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Non manca l’eroe con profilo italico e fan di Casa Pound che con Simona Bonafè in mezzo all’attentato le dice che dovrebbe chiedere scusa perché è colpa della politica dell’accoglienza quello che sta succedendo. Manca solo qualcuno che dica e allora il Piddì? ma il tono dei commenti è proprio quello.

I patridioti che volevano che il terrorista desse una lezione alla filoimmigrazionista Bonafè

Anche quando l’onorevole Bonafè annuncia che finalmente è al sicuro e che la polizia la sta scortando, assieme ad altre persone, fuori dal centro della città non mancano i commenti di chi in un certo senso si rammarica che l’abbia scampata.

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Se il pensiero della Bonafè va alle vittime e ai feriti quello dei sovranisti come il signor Dario va “alle deficienti come te che hanno favorito questa situazione accoglienza e integrazione, scema che non sei altro“.

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Il pensiero di un altro patridiota va invece “a tutti gli stronzi imigrazionisti [sic!] che continuano a dire che l’Islam è una religione di pace“.

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Il nostro eroe di Casa Pound torna alla carica chiedendo se la polizia “svorterà” (scorterà) “anche le bare dei cittadini che a differenza vostra non avevano la scorta”. Bonafè non aveva la scorta al ristorante, come non la ha la quasi totalità dei parlamentari. La polizia è intervenuta successivamente per mettere in sicurezza le persone che si trovavano in prossimità della zona dell’attacco. In quel momento Bonafè era una cittadina come tante altre, il fatto che come molti che erano in giro per Strasburgo ieri sera avrebbe potuto rimanere vittima dell’attentato non preoccupa gli odiatori del Web. Anzi, per queste persone è quasi un peccato che alla fine l’eurodeputata piddina l’abbia fatta franca.

Leggi sull’argomento: Antonio Megalizzi: come sta il giornalista italiano ferito nell’attentato a Strasburgo?

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