L’INPS e il bonus 600 euro per le Partite IVA da oggi (senza ordine cronologico)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-01

La circolare numero 49 del 30 marzo: «L’Inps provvede al monitoraggio e garantisce il rispetto del limite di spesa». Nel limite di spesa. Cortocircuito informativo? Forse. Ma da oggi sarà caos

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Da oggi si parte con le domande per richiedere l’indennità da 600 euro sul sito INPS. Partite IVA, autonomi, professionisti, dotatisi di PIN semplificato nel caso non abbiano già altri strumenti di identificazione, potranno presentare la richiesta. Ma già ieri è nato uno psicodramma: l’ente guidato dal grillino Pasquale Tridico ha pubblicato una circolare in cui confermava l’ordine cronologico per il soddisfacimento della domanda, confermando così il click day che aveva già affermato e poi negato. Cosa vuol dire ordine cronologico? Vuol dire che le richieste verranno vagliate in base all’ordine in cui sono state presentate e fino a esaurimento fondi. Questo scriveva l’INPS:

«In ragione di quanto sopra, l’Inps riconosce l’indennità in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande». Il “quanto sopra” si riferisce ai limiti di spesa imposti dal decreto 18/2020, il Cura Italia: 3 miliardi per 5 milioni di lavoratori. Il decreto assegna all’Inps un compito di monitoraggio: raccogliere le domande e contarle. E di assegnazione degli stanziamenti. Il decreto è molto chiaro su questo punto. Oltre a stabilire un tetto di spesa per ciascuna categoria di autonomi – partite Iva e co.co.co, commercianti e artigiani, stagionali del turismo e delle terme, agricoli, addetti dello spettacolo – fissa anche un principio: «Qualora dal predetto monitoraggio (quello che deve fare Inps, ndr) emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori». Frase ripetuta identica agli articoli 28, 29 e 30.

inps bonus 600 euro 1Poi, non appena sono partite le proteste, l’INPS ha cancellato la pagina in cui si trovava la circolare interpretativa e subito dopo con tutta la sensibilità istituzionale che gli è propria il presidente dell’INPS ha negato tutto, anche l’evidenza, come i mariti beccati in flagranza d’adulterio dalle mogli: “Non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile – dice – collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”. Scatenando le proteste:

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E, insieme, alcuni tentativi di negazione dell’evidenza, come quello di Barbara Lezzi che accusa Teresa Bellanova di dire il falso:

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Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, già nell’intervista a “Repubblica”, aveva avvertito che l’Inps avrebbe fatto monitoraggio. E che sarebbe spettato al governo decidere poi quanti soldi aggiungere di fronte a un boom di domande. Così pure la circolare numero 49 del 30 marzo: «L’Inps provvede al monitoraggio e garantisce il rispetto del limite di spesa». Nel limite di spesa. Cortocircuito informativo? Forse. Ma da oggi sarà caos. Anche perché in parallelo scatta anche la domanda per il bonus babysitter.

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