Il dilettantismo spaccone di Di Maio su ILVA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-29

Il sindaco di Taranto fa sapere che diserterà l’incontro per l’acciaieria perché sono state invitate 62 sigle “pseudo associative e comitati, tra i quali si rinvengono quelle delle aggressioni in Prefettura nel giorno dell’ultimo tragico incidente nello stabilimento”

article-post

“L’Amministrazione del Civico Ente non si presterà a questo dilettantismo spaccone, che il Ministro Di Maio ci spaccerà sicuramente per trasparenza e democrazia, ma in realtà è solo una sceneggiatura ben congegnata per coprire il vuoto di proposte e di coraggio”: Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci non ha intenzione di farsi prendere in giro dal ministro dello Sviluppo e questo dice all’Adn Kronos per spiegare che diserterà il tavolo convocato dal dicastero di Di Maio di domani.

Il dilettantismo spaccone di Di Maio sull’Ilva

Perché, spiega in una nota, ha saputo che Di Maio ha convocato “una serie di sigle pseudo associative e comitati, tra cui quelle delle aggressioni in Prefettura nel giorno dell’ultimo tragico incidente nello stabilimento”. Il sindaco parla di “dilettantismo spaccone che il Ministro Di Maio ci spaccerà per trasparenza e democrazia, ma è solo una sceneggiatura ben congegnata per coprire il vuoto di proposte e di coraggio”. Il primo cittadino sostiene di avere deciso di non partecipare al vertice istituzionale sull’Ilva in quanto “poco dopo le 21.30 di sabato, l’invito al tavolo Ilva del 30 luglio è stato revisionato, non integrandolo magari coi parlamentari ionici, ma estendendolo addirittura ad una serie di sigle pseudo associative e comitati, tra i quali si rinvengono quelle delle aggressioni in Prefettura nel giorno dell’ultimo tragico incidente nello stabilimento, sigle dunque spesso inclini al dileggio delle Istituzioni, sigle che hanno parte della responsabilità di aver lacerato la comunità ionica in questi anni”. Il Ministro Di Maio, sottolinea Melucci, ha “perciò scelto i suoi interlocutori e ha tracciato definitivamente la linea dei lavori, contro ogni nostro ulteriore possibilismo”. “Il Comune di Taranto – conclude il primo cittadino – non parteciperà a nuove iniziative in questa forma. L‘azienda e i Commissari sanno dove trovare il sindaco quando la legge della Repubblica Italiana prevederà il suo coinvolgimento”.

ilva anac calenda
ILVA, la gara contestata (La Stampa 12 luglio 2018)

E non è l’unico. Non parteciperanno domani al vertice istituzionale sull’Ilva, convocato dal vicepremier Di Maio, anche gli altri sindaci dell’area ‘di crisi’ di TARANTO e il presidente della Provincia, Martino Tamburrano. Gli amministratori tarantini ieri pomeriggio avevano confermato la loro presenza al Mise pur evidenziando in una nota “talune perplessità sul metodo utilizzato e l’arretramento rispetto all’importanza delle specificità tarantine della vicenda, prima gestite su un tavolo ad hoc per gli interlocutori tarantini”. Domani, i rappresentanti del territorio Tarantino che non andranno a Roma terranno una conferenza stampa, convocata alle ore 10 al Municipio di Taranto, “nella convinzione – spiegano – che vada correttamente edotta la comunità sul futuro di Ilva, vada evitata altra pericolosa confusione, e vada recuperato il senso e l’unità delle Istituzioni a vantaggio di tutti i cittadini ionici”. Dell’area ‘di crisi’ fanno parte i sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci; di Massafra, Fabrizio Quarto; di Statte, Francesco Andrioli; e di Montemesola, Vito Punzi.

EDIT: Arriva la risposta di Di Maio:

di maio ilva

Leggi sull’argomento: L’hotel di Ischia che ti fa lo sconto se stai con Salvini

Potrebbe interessarti anche