ILVA, la storia dei 600 bimbi malati a Taranto (è verissima)

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-06-02

Lo studio Sentieri sui 600 bimbi malformati a Taranto per l’ILVA si trova nella sezione Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente. I dati sono aggiornati al 2018 ed è tutto pubblico. Anche se il ministero di Giulia Grillo non se ne è ancora accorto

article-post

“La notizia che non fa notizia: 600 bambini nati con malformazioni congenite tra il 2002 e il 2015 a Taranto come riportato nella Valutazione del danno sanitario: è la storia che si ripete e come accaduto nel 2012 non si rendono pubblici i dati dell’indagine epidemiologica Sentieri dell’Istituto superiore di Sanità su Taranto che analizza fino all’anno 2018“. Nei giorni scorsi la denuncia di Peacelink e dei Verdi di Angelo Bonelli non è stata accolta con grande attenzione dalla stampa, mentre il ministero della Sanità guidato da Giulia Grillo ha detto che c’è ancora bisogno di tempo per l’aggiornamento dei dati.

ILVA, la storia dei 600 bimbi malati a Taranto (è verissima)

«Per il Sin di Taranto— ha replicato ieri la ministra della Salute Giulia Grillo —il ministero sta provvedendo all’aggiornamento dei dati di mortalità e di malattia. I dati al 2013 erano stati resi noti da tempo, ora si lavora agli aggiornamenti». Eppure lo studio Sentieri è già stato aggiornato (e qui sbaglia il ministero) e i dati sono già pubblici (e qui hanno torto i Verdi e Peacelink), come fa notare oggi il Corriere della Sera:

studio sentieri 600 bimbi malformati ilva taranto 1

Lo studio si trova nella sezione Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente in un file da scompattare e all’interno di una cartella da scompattare ulteriormente (lo specifichiamo per aiutare quelli che leggeranno qui e poi cercheranno di farvi credere di averlo trovato da soli).

studio sentieri 600 bimbi malformati ilva taranto 2

A pagina 74 si può leggere questa frase:

I nati da madri residenti nel periodo 2002-2015 sono stati 25.853; nello stesso periodo sono stati osservati 600 casi con Malformazione Congenita (MC), con una prevalenza superiore all’atteso calcolato su base regionale (O/A: 109; IC90%: 101-116). Sono risultate superiori al numero di casi attesi le MC del sistema nervoso e degli arti. L’eccesso del 24% osservato per le MC dell’apparato urinario è ai limiti della significatività statistica.

studio sentieri 600 bimbi malformati ilva taranto 3

Peacelink e lo studio Sentieri sui 600 bimbi malformati a Taranto per l’ILVA

La presentazione e l’aggiornamento dei dati, secondo le denunce di Peacelink e dei Verdi, è stata rinviata a luglio dopo le elezioni europee per motivi politici, il che è molto probabile visto che al governo c’è gente che venderebbe sua madre per qualche voto in più. Nel rapporto comunque si dice anche altro:

In questo Sito sono stati registrati 173 casi di tumori maligni nel complesso delle età considerate (0-29 anni), dei quali 39 in età pediatrica e 5 nel primo anno di vita.
In età pediatrica si osserva un numero di casi di tumori del sistema linfoemopoietico totale in eccesso rispetto all’atteso (22 casi, SIR = 132 (IC90% 90-189), al quale contribuisce sostanzialmente un eccesso del 90% nel rischio di linfomi (10 casi, SIR = 190 (IC90% 103-322), e in particolare linfomi Non Hodgkin (7 casi, SIR = 275 (IC90% 129-516). Si sottolinea inoltre che dei 22 casi di tumori del linfoemopoietico totale in età pediatrica 11 sono stati diagnosticati in età 5-9 anni (SIR = 224 (IC90% 125-370).

Nel complesso dell’età pediatrico-adolescenziale (0-19 anni) i casi di linfoma non Hodgkin diventano 9, e si mantiene l’eccesso per questa patologia (SIR = 214 (IC90% 112-374).

All’eccesso di tumori in età pediatrica contribuiscono inoltre 5 casi di sarcomi dei tessuti molli e altri extra ossei (diagnosticati tra i soli maschi) che diventano 6 in età 0-19 (genere maschile, SIR = 356 (IC90% 155704).

peacelink marescotti grillo

In ogni caso è confortante che Peacelink abbia finalmente compreso con chi ha a che fare. Ci ha messo un po’ troppo tempo, ma meglio tardi che mai.

Leggi anche: Perché Laura Castelli aveva la lettera farlocca di Tria?

Potrebbe interessarti anche