Il voto conta: l’appello di Facciamo Rete per andare a votare il 26 maggio

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-24

Nel 2014 solo il 57% degli italiani è andato a votare per le Europee. Il clima di sfiducia alimentato dai partiti euroscettici rischia di indebolire il valore del voto per le elezioni di domenica, per questo è importante che – qualsiasi cosa vogliate votare – domenica andiate alle urne

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C’è chi fa appelli ad andare a votare per “cambiare l’Europa” in senso nazionalista e sovranista, ovvero smantellarla, a partire dai trattati europei. E chi invece nell’Europa ci crede e soprattutto crede nell’importanza del voto come strumento democratico. Da un po’ di tempo leggiamo e sentiamo che le terribili e pericolosissime élites e la casta dei burocrati europei vorrebbe togliere il potere alla gente.

Votate come volete, ma andate a votare

I meccanismi con cui avverrebbe questo “esproprio di democrazia” non sono chiari. Tutto quello che sappiamo è che l’Europa ci vuole dire di che dimensione devono essere le zucchine o come bisogna fare la pizza, togliendoci la libertà di coltivare zucchine nane o fare pizze con ananas e gamberetti nei nostri bellissimi forni a legna. Oppure che l’Europa non tutela i prodotti made in Italy e che allo stesso tempo ci vuole impedire (che cattivoni) di indebitarci troppo o di uscire dall’Euro.

La cosa paradossale è che chi per anni ha detto che in Europa i cittadini non contano nulla, che alla fine decidono sempre gli altri oggi viene a chiedere di votare per demolire la casa comune europea e cambiarla radicalmente, magari per uscirne in un prossimo futuro. Il problema è che anni e anni di propaganda antieuropeista (e di fake news) hanno creato un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni europee. Al punto tale che c’è il rischio che molte persone non vadano a votare perché nell’Unione Europea (non in questa o in quella passata, proprio nell’idea di UE) non credono più. Nel 2014, all’ultima tornata elettorale, si era recato alle urne in Italia solo il  57,22% degli aventi diritto, un dato in calo rispetto 66,43% delle elezioni europee del 2009.

Qualche tempo fa è stata lanciata l’iniziativa #FacciamoRete il cui obiettivo, tramite una serie di video inviati da politici ed esponenti della twittosfera, era quello di invitare le persone a votare. Non importa per chi, l’importante è spiegare che è importante partecipare al voto di domenica 26. Sarebbe stato bello che a fare un appello bipartisan (come si diceva un tempo) fossero stati gli esponenti di tutte le forze politiche, indipendentemente dal loro posizionamento. In fondo in Europa ci vogliono andare tutti, anche quelli che quando erano eletti all’Europarlamento non si vedevano poi così spesso. Magari chissà, ora che anche quelli “anti” hanno scoperto l’importanza dell’Unione Europea forse si riuscirà ad invertire il trend e a convincere che votare per il rinnovo del Parlamento europeo fa bene all’Italia e soprattutto fa bene per la democrazia.

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