Opinioni

Il testamento dei terroristi di Bruxelles

neXtQuotidiano 23/03/2016

Il pc trovato nei pressi del covo di rue Max Roos a Schaerbeek conteneva anche un testamento audio con cui i due fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim El Bakraoui annunciano di voler agire “per vendicare l’arresto di Salah Abdeslam, il 18 marzo, e la morte di Mohammed Belkaid” qualche giorno prima nell’operazione a Forest. Lo […]

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Il pc trovato nei pressi del covo di rue Max Roos a Schaerbeek conteneva anche un testamento audio con cui i due fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim El Bakraoui annunciano di voler agire “per vendicare l’arresto di Salah Abdeslam, il 18 marzo, e la morte di Mohammed Belkaid” qualche giorno prima nell’operazione a Forest. Lo riferisce la tv francese Tf1, aggiungendo che il testamento era indirizzato “alla madre e a un cugino chiamato Yassine A”.

Nel testamento audio lasciato da Khalid e Ibrahim i due spiegano che hanno voluto commettere gli attentati agli obiettivi di Bruxelles per vendicare l’arresto di Salah Abdeslam a Molenbeek e la morte del loro amico Mohamed Belkaid, ucciso nell’assalto della polizia a Forest. Grazie alle indicazioni del tassista che aveva trasportato il commando all’aeroporto è stata effettuata la perquisizione nell’abitazione in cui risiedevano i sospetti, nella quale sono stati ritrovati 15 chili di esplosivo di tipo Tatp, 150 litri di acetone, 30 litri di acqua ossigenata, detonatori e una valigia piena di chiodi e viti. Ibrahim al Bakraoui ha inoltre lasciato sul suo pc un “testamento” scoperto dalla polizia in un cassonetto in cui era stato gettato anche il portatile, nel quale l’uomo ammetteva di “non sapere che cosa fare“, di sentirsi braccato e che se avesse aspettato oltre avrebbe rischiato di “far compagnia in una cella” a Salah Abdeslam; il documento non conterrebbe alcun riferimento allo Stato Islamico che ha invece rivendicato l’attacco. Sempre secondo le informazioni di TF1, un secondo sospetto è stato avvistato nella metropolitana ieri mattina nella stazione di Maelbeek dalle telecamere di videosorveglianza. I fratelli Bakraoui avevano pesanti precedenti penali, non legati però al terrorismo. Secondo il quotidiano belga Dernière Heure, Khalid aveva affittato sotto falso nome l’appartamento di rue de Dries a Forest, teatro della sparatoria con la polizia della settimana scorsa. In mattinata, lo stesso quotidiano aveva diffuso la notizia in esclusiva dell’arresto di Najim Laachroui, l’artificiere degli attentati di Parigi, identificandolo con il terzo uomo in fuga. Salvo poi smentire che fosse lui la persona arrestata. Il procuratore ha confermato l’arresto di una persona ancora sotto interrogatorio.

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