Il sottosegretario alla Salute dice che non ci sono prove dell’efficacia dei vaccini anti-Covid

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-15

Marcello Gemmato dice di non volersi schierare, ma è la seconda volta che ribadisce concetti simili nel giro di pochi giorni

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Dice di non volersi schierare né a favore della scienza (e delle evidenze che si sono palesate fin dall’inizio della campagna mondiale di immunizzazione anti-Covid) né dalla parte di chi critica l’efficacia dei vaccini. Ma continua a farlo – ed è la seconda volta in pochi giorni – andando a solleticare le pance sensibili dei no vax. E non è un personaggio seduto al tavolo di un bar, ma il sottosegretario alla Salute del governo Meloni Marcello Gemmato.

Gemmato dice che non è detto che i vaccini siano stati efficaci contro il Covid

Ospite della trasmissione “Restart-L’Italia ricomincia da te” (in onda su Rai2), il sottosegretario del dicastero guidato da Orazio Schillaci (che ha sempre difeso la bontà dei vaccini anti-Covid, invitando tutti a sottoporsi all’immunizzazione a ai vari richiami previsti dai protocolli aggiornati, non solo in Italia ma in tutto il Mondo), Gemmato ha dichiarato:

“Registro che per larga parte della pandemia, l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti”.

Critiche sulle misure prese dai precedenti governi? Non solo. Perché il vice-direttore del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, è intervenuto con una frase laconica:

“Senza vaccini sarebbe stato magari peggio”.

Ma Gemmato, sottosegretario alla Salute, non ha voluto rispondere direttamente cercando di lanciare il pallone in tribuna. Ma l’effetto è quello di un posizionamento molto “ammirato” dai no vax:

“Questo lo dice lei, non abbiamo l’onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”.

L’onere della prova inversa c’è. I ricoveri diminuiti, il tasso di letalità di gran lunga inferiore rispetto a quando i vaccini non c’erano. La sintomatologia più grave e fatale – prima largamente diffusa – e che ora si è ridotta. Lo dicono i dati, lo dice la scienza. E uno sottosegretario al Ministero della Salute dovrebbe sapere tutto ciò.

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