Il senatore Luigi Di Marzio lascia il M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-16

L’eletto molisano spiega la sua scelta con le critiche per aver firmato il referendum sul taglio dei parlamentari

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Il senatore M5S Luigi Di Marzio ha annunciato in Aula a Palazzo Madama la sua decisione di lasciare il gruppo del Movimento 5 stelle per aderire al gruppo Misto. La decisione era stata preannunciata stamattina da Annalisa Cuzzocrea in un articolo su Repubblica.

Il senatore Luigi Di Marzio lascia il M5S

“Chi parla solo per disciplina ha votato legge sul taglio per parlamentari”, dice in Aula a Palazzo Madama il senatore ex-M5S Luigi Di Marzio, spiegando di aver maturato la convinzione di “non potermi esimere dall’apporre la mia firma alla richiesta di referendum confermativo”, per sottoporre “decisioni di tale portata al popolo sovrano” dichiarandosi “incapace di ritenermi depositario di verità assolute”.

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Questo ha causato “uno stigma non solo sui social media”, nei suoi confronti, dice Di Marzio, che lamenta di non aver ricevuto “alcuna presa di posizione ufficiale in difesa di un principio democratico”, finendo “additato come traditore” in un “non accettabile silenzio”, vedendo anzi la “scelta da me compiuta”, prosegue, criticata “con triti luoghi comuni”, con “argomenti di colpevolizzazione, argomenti del bastone”, incentrati sull’accusa di favorire, appoggiando la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari, un “costo inutile per un esito scontato” da scaricare sulla collettività, o di avere “desideri narcisistici”. E allora, “di fronte a un’epurazione di fatto, di cui non posso che prenderne atto e ancorché con il rammarico di separarmi da colleghi integerrimi, per fugare qualsiasi dubbio in merito- conclude Di Marzio – formalizzo in questa sede la mia decisione di aderire al gruppo misto, formazione inidonea per qualsivoglia desiderio di reiterazione di un’esperienza finora deludente per il rifiuto di accogliere qualsiasi contributo diverso dal pigiare pulsanti”.

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