Il ruggito di Alfano

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-06-01

Il ministro “di tutto” dichiara conclusa l’esperienza di governo con il Partito Democratico e “accetta” la soglia del 5%, che accelera la marcia del paese verso le urne. Come del resto voleva Renzi

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E alla fine Angelino Alfano dichiarò conclusa l’esperienza di governo con il Partito Democratico. Il segretario di Alleanza Popolare (ex NCD) al termine della direzione nazionale del partito ha dichiarato: “Riteniamo conclusa la nostra collaborazione con il Pd”, e poi “Il passato non mi interessa. Accettiamo la sfida del 5%”.

Il ruggito di Alfano

Il riferimento è alle parole di Renzi, che ieri ha dichiarato: “Se dopo anni che sei stato al governo, hai fatto il ministro di tutto, non riesci a prendere il 5%, è evidente che non possiamo bloccare tutto”, riferendosi alla soglia di sbarramento del sistema tedesco che AP voleva abbassare perché riteneva difficile poterla superare, con il rischio di restare fuori dal parlamento in un sistema in cui ognuno corre da solo. Oggi è quindi arrivato il ruggito, sollecitato, di Alfano. La soglia del 5% sarà “la scintilla per organizzare una rappresentanza di liberali e popolari che tutti i sondaggi dicono possa superare il 10%”, ha detto oggi incaricando Maurizio Lupi di fare da ambasciatore con gli altri soggetti centristi.

angelino alfano
Vignetta di Natangelo sul Fatto Quotidiano del 31 maggio 2017

“Noi continueremo a sostenere il governo Gentiloni e non faremo ostruzionismo sulla legge elettorale”, ha poi aggiunto. “Questa legislatura porta la firma di Ap – ha proseguito Alfano -. Senza di noi non sarebbero stati raggiunti questi risultati, sfidando con coraggio tutto e tutti. Ci siamo chiesti: lo rifaremmo, alla luce di quanto successo? Noi siamo stati leali alla Repubblica e all’idea del bene comune. Di fronte quanto si è verificato noi diciamo che non cambiamo idea in merito alla nostra lealtà. Anche se mal ripagata noi torneremmo ad essere leali alla Repubblica e agli italiani, anche se non abbiamo ricevuto da parte del partito con cui abbiamo collaborato la stessa lealtà”.

Un governo pericolante

L’uscita di Alfano sembra l’ultima goccia nel vaso di un governo sempre più pericolante. D’altro canto l’onorevole Sergio Pizzolante ha detto proprio oggi prima della segreteria di AP che Renzi ha cercato di liberarsi di Gentiloni in tutti i modi, quindi adesso l’ex premier non dovrebbe essere troppo spiaciuto.

Parole smentite dallo scudiero di Renzi Guerini e confermate dal ministro degli Esteri: “Una certa agitazione c’e’ da mesi”, prosegue Alfano ribadendo una domanda “semplice” a Renzi: “vuol far cadere anche Gentiloni o no?”.

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