Il piano di Verdini ha mandato gambe all’aria Salvini?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-20

Il piano avrebbe previsto prima una rottura netta e la richiesta di voto anticipato, poi un passo indietro per cercare di puntare ad un rimpasto dell’esecutivo tenendo fuori dai giochi i ministri più invisi. Ma vatti a fidare dei suoceri!

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Vatti a fidare dei suoceri. Il motivo che ha spinto Matteo Salvini a scatenare la Crisi di Ferragosto, che rischia di ritorcerglisi contro lasciandolo a fare la muffa all’opposizione fino al 2023, rimane ancora misterioso. Ma oggi il Mattino offre un’ipotesi che collega il tutto a Denis Verdini, padre dell’attuale fidanzata del Capitano ma anche plenipotenziario per tanti anni di Forza Italia e luogotenente di Berlusconi per i tanti complotti d’Aula di questi anni.

Il piano di Verdini ha mandato gambe all’aria Salvini?

Racconta oggi Valentino Di Giacomo che il piano però non doveva finire così: l’idea di Denis, già autore del Patto del Nazareno che ha mandato a prostitute la carriera politica di Renzi e di Berlusconi, era di minacciare la crisi per costringere il MoVimento 5 Stelle a un rimpasto di governo che avrebbe portato fuori dall’esecutivo ministri come Trenta e Toninelli per sostituirli con nomi del Carroccio.

È almeno dallo scorso marzo che Salvini e Francesca si frequentano, si era nel pieno della campagna elettorale per le Europee. La storia d’amore non sembra un fuoco di paglia, anzi Matteo negli ultimi giorni è stato ospite nella villa in Toscana del suocero postando sui social le foto mentre si prende cura dell’orto di famiglia. Chissà se per ricambiare il genero delle fatiche agricole, ma negli ultimi giorni abbondano i retroscena che indicano proprio in Verdini il suggeritore delle ultime mosse del vicepremier.

matteo salvini francesca verdini

Addirittura – si è scritto senza che nessuno lo abbia smentito – che il vecchio suocero abbia tenuto una sorta di lectio magistralis con tutti gli uomini di primo piano del Carroccio su come si gestiscono le crisi e su come tenere sul filo l’alleanza tra Lega e 5 Stelle. Il piano avrebbe previsto prima una rottura netta e la richiesta di voto anticipato, poi un passo indietro per cercare di puntare ad un rimpasto dell’esecutivo tenendo fuori dai giochi i ministri più invisi come la titolare della Difesa Elisabetta Trenta o quello delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Insomma, un piano perfetto. Che come sempre è andato a cozzare con la Legge di Lee, corollario di quelle di Murphy: “In una qualsiasi relazione con un gruppo di persone, le persone si dimostreranno più toste del previsto”.

Il talento di Mr. Verdini per la politica

D’altro canto non è la prima volta che un piano di Verdini va a ramengo. L’ideona di Alleanza Liberalpopolare Autonomie, che metteva insieme un buon numero di improbabili eletti con Berlusconi per appoggiare il governo Renzi, ha consentito di ottenere un viceministro dell’economia del calibro di Enrico Zanetti e poi si è sciolto nelle urne del referendum costituzionale straperso dal presidente del Consiglio. All’epoca si sussurrava che Renzi fosse piuttosto arrabbiato con Verdini perché aveva promesso ben altro apporto di voti alla causa dell’attuale senatore di Scandicci.

denis verdini matteo renzi

Successivamente l’arrivo del governo Gentiloni aveva segnato il passaggio all’opposizione delle truppe di ALA, senza che in quella posizione abbiano dato segnali di esistenza in vita fino allo scioglimento delle camere. Nel dicembre 2017 il ferale annuncio: Denis Verdini non si ricandida alle elezioni politiche. Una scelta lungimirante, visto che sarebbe stato difficile persino per lui ottenere i voti per portare a casa un seggio in parlamento. Ma la relazione tra Francesca e Matteo (l’altro) gli ha consentito un ritorno in pompa magna al centro dell’agone politico. Con il risultato di averne seccato un altro. Grazie, Denis! Si sussurra che Di Maio ora abbia bisogno di un consigliori. Che ne dici?

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