Le dimissioni di Conte oggi in Senato

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-08-20

Subito dopo aver lasciato Palazzo Madama Giuseppe Conte salirà al Quirinale e ufficializzerà la fine del governo gialloverde. Così la Crisi di Ferragosto vedrà la parlamentarizzazione. Ma salterà anche il taglio dei parlamentari

article-post

Giuseppe Conte ha deciso di dimettersi oggi dopo il suo discorso in Senato: subito dopo aver lasciato Palazzo Madama salirà al Quirinale e ufficializzerà la fine del governo gialloverde. A scriverlo stamattina più o meno tutti i giornali, mentre ieri ballavano ancora soluzioni alternative per la parlamentarizzazione della crisi che si aprirà così ufficialmente oggi pomeriggio, portando anche a far saltare il taglio dei parlamentari che si doveva votare giovedì per l’ultima volta alla Camera.

Le dimissioni annunciate di Conte oggi in Senato

Conte rimetterà quindi il suo mandato al Quirinale. La decisione sarebbe quella di non chiedere il voto dell’Aula per evitare il rischio di pasticci istituzionali. Poi nelle ore successive, dovrebbe arrivare la telefonata di Luigi Di Maio a Nicola Zingaretti per aprire, così, un nuovo corso politico. Secondo questa tabella di marcia non è previsto nessun voto dell’aula dopo le sue comunicazioni. Spiega oggi Repubblica che la decisione sul percorso non è stata condivisa dal MoVimento 5 Stelle:

Il travaglio delle ultime ore su come uscire ordinatamente da un’esperienza di governo ha però coinvolto i rapporti tra il presidente del Consiglio e il suo partito di riferimento, i 5 stelle. Perché alla pattuglia grillina piacerebbe molto avere una pausa di riflessione per capire lo sbocco della crisi. Ma il premier è stato chiaro: «Niente rinvii per una questione di dignità personale e istituzionale».

dimissioni conte 3

Cosa farà Conte una volta uscito da Palazzo Chigi? Non si esclude che possa rientrarci, con la maggioranza Pd-5stelle. Per questo è molto importante ascoltare le sue parole, leggere tra le righe, vedere fino a dove si spingerà la condanna del vicepremier leghista e quali segnali verranno mandati alla temporanea opposizione.

Il presidente del Consiglio farà un discorso molto duro con Salvini e aprirà alla possibilità di un nuovo governo con il Partito Democratico.

Conte: dimissioni e reincarico?

A dispetto dei ragionamenti di comodo, le dimissioni di Conte non precludono ad altre soluzioni per la Crisi di Ferragosto. Con le dimissioni del premier salta di rimando anche il taglio dei parlamentari, la riforma costituzionale la cui quarta votazione era prevista alla Camera giovedì 22 agosto. La riforma prevede, dalla prossima legislatura, 400 deputati e 200 senatori. Dopo aver ricevuto le dimissioni di Conte, il presidente della Repubblica inizierà le consultazioni per formare un nuovo governo. I primi incontri dovrebbero svolgersi nell’arco di questa settimana. Ma il presidente potrebbe anche decidere di rimandare all’inizio della prossima

dimissioni conte 1

Mattarella potrebbe decidere di affidare ancora a Giuseppe Conte l’incarico esplorativo per verificare l’esistenza nelle Camere di una maggioranza alternativa a quella gialloverde. Nel caso di sfiducia potrebbe essere lo stesso Conte, con nuovi ministri, a portare l’Italia al voto

dimissioni conte 2

Spiega Goffredo De Marchis su Repubblica che improvvisamente nel Pd hanno capito che per avere un governo politico stabile, in grado di durare, non possono escludere a priori il Conte bis: unico collante possibile al momento.

Garante di due contratti diversi: questo è un problema. Operazione temeraria e dal sapore trasformistico: altro problema. Ma con poco tempo a disposizione è complicato trovare una diversa figura di riferimento, legata al M5s, partito di maggioranza relativa, e gradita alla sinistra. Ci sarebbe Roberto Fico, ma il presidente della Camera avrebbe fatto trapelare i suoi dubbi. E metterebbe in crisi la leadership di Luigi Di Maio. Allora, se prima tra i dem si diceva «non bocciamo il Conte bis ma poi non lo lasciamo passare», adesso l’ipotesi non viene più esclusa. Anche per il Quirinale, di fronte a un patto serio e dettagliato, il ritorno di Conte non diventerebbe uno scoglio insormontabile.

Le ipotesi alternative al Conte bis con il PD

Ci sono però alcune ipotesi alternative al governo PD-M5S che ancora ballano. Una di queste, racconta La Stampa, prevede che Salvini ricucia con il MoVimento 5 Stelle ma rimanga fuori dal governo:

«Matteo, chiamati fuori da tutto. Fai come Bossi quando era potente: resta fuori dal governo. E ai Cinque stelle potrai dire: se il problema sono io, ecco risolto». L’ultimo consiglio di Giancarlo Giorgetti al suo segretario è un azzardo. Ma forse non più di altre mosse e contromosse andate in scena in questi tredici giorni di crisi di governo. Alzarsi in Aula e fare il bis della settimana scorsa, quando, inaspettatamente, ha detto sì alla richiesta del Movimento di anticipare il voto sul taglio dei parlamentari, lasciando di stucco l’intero emiciclo: «Sfida accettata».

dimissioni conte percorsi crisi
Le possibili soluzioni alla crisi (Il Messaggero, 20 agosto 2019)

Ora dal M5s filtra un’altra provocazione, «si può discutere con la Lega solo se Salvini si fa da parte»: ebbene, perché non spiazzarli un’altra volta, sfilando loro anche questa arma?

Ma sembra incredibile che uno come Salvini accetti di stare fuori dal suo amatissimo ministero.

Leggi anche: Cosa succede il 20 agosto al governo di Giuseppe Conte

Potrebbe interessarti anche