Il ministro Fontana minaccia le dimissioni

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-08-06

Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia del governo Lega-M5S, rilascia oggi un’intervista alla Stampa in cui prova a difendere la sua proposta di abolizione della Legge Mancino, che lo ha fatto finire sulla graticola e fuori linea con lo stesso esecutivo, ma soprattutto comincia con una delle minacce più classiche: o gli danno soldi per il …

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Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia del governo Lega-M5S, rilascia oggi un’intervista alla Stampa in cui prova a difendere la sua proposta di abolizione della Legge Mancino, che lo ha fatto finire sulla graticola e fuori linea con lo stesso esecutivo, ma soprattutto comincia con una delle minacce più classiche: o gli danno soldi per il suo ministero o potrebbe anche andarsene.

Diciamo anche che lei gode nel fare il sabotatore del politicamente corretto.
«Io sono contro il politicamente corretto. Destra e sinistra sono finite. La vera battaglia è fra chi ha una concezione individualista e nichilista della società e chi ne ha una comunitaria e identitaria, fra globalisti e sovranisti. Io la mia scelta l’ho fatta».

Sa benissimo che l’abolizione della Mancino non è nel contratto di governo e non verrà nemmeno discussa. Parlarne è solo propaganda.
«Certi temi sono importanti anche se non sono in agenda. Buona parte della classe politica non capisce che prima della politica vengono le idee. E che avere idee significa pensare il futuro. Se trent’anni fa si fossero previsti i disastri della globalizzazione ci saremmo evitati molti guai».

lorenzo fontana gender omofobia ministro famiglia - 9

Torni per un attimo a fare il ministro per la Famiglia e le Disabilità.
«I progetti ci sono e l’attesa è grande, anche perché è la prima volta nella storia italiana che esiste questo ministero. Però ci vogliono anche le risorse. Confido che arrivino dalla Finanziaria».

Confidare è bene, ma i soldi non ci sono.
«Aiutare famiglie e disabili è una scelta etica più ancora che politica. O l’economia è al servizio dell’uomo o l’uomo dell’economia. Se non riusciremo a essere vicini ai disabili, a fare qualcosa di concreto, vorrà dire che il ministro non serve. E ne trarrò le conseguenze».

Sia sincero: crede che andremo a votare prima per le Europee o per le Politiche?
«Dipende da come andrà la Finanziaria».

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