Opinioni
Il metodo Boffo su chi segnala i retweet omofobi di Beppe Grillo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-03
Ieri chi gestisce l’account twitter di Beppe Grillo ha avuto la splendida idea di ritwittare un messaggio di risposta chiaramente omofobo e offensivo nei confronti di Nichi Vendola, nel pieno della polemica sulla pensione a fine mese di quest’ultimo all’età di 57 anni di circa cinquemila euro lordi, per gli incarichi ricoperti in Regione per […]
Ieri chi gestisce l’account twitter di Beppe Grillo ha avuto la splendida idea di ritwittare un messaggio di risposta chiaramente omofobo e offensivo nei confronti di Nichi Vendola, nel pieno della polemica sulla pensione a fine mese di quest’ultimo all’età di 57 anni di circa cinquemila euro lordi, per gli incarichi ricoperti in Regione per dieci anni (a questi si sommano i 198mila euro (sempre lordi) di indennità di fine mandato; sia il vitalizio che l’indennità erano stati aboliti dallo stesso Vendola nel 2012).
Il retweet dopo qualche minuto è stato giustamente cancellato, e la storia poteva finire qui, anche perché la furbissima utente @comehellas (Nadia Fusini) aveva nel frattempo anche cancellato tutti i suoi tweet fino al 18 settembre. E invece è accaduto qualcosa di surreale. Perché da quando il retweet è stato cancellato una serie di account ha cominciato ad accusare chi l’aveva segnalato (l’account twitter di @Nonleggerlo) di aver inventato tutto con l’intenzione di screditare il povero Grillo. Il primo ad accusare è l’account @mastro_tuitta:
E subito dopo a lui si accodano una serie di espertoni come Ghita Iacono e Gino Calcinotto, che lo accusano anche di corruzione: «Certificata da chi? Ma ti pagano parte della #BabyVendola? Non sai come funziona?».
Al giochino di infamare il messaggero per far perdere l’attenzione sul messaggio partecipa anche l’onorevole del MoVimento 5 Stelle Giulia Di Vita:
E c’è anche chi riesce a inventarsi gli ordini dell’editore:
@nonleggerlo L’infamia è sottolineare subito i presunti errori di Grillo e #m5s su ordine del vostro editore. @SalvaCostanzo @ZampieriChiara
— Hans Rott (@hans_rott) 2 Ottobre 2015
E quando gli si fa notare la scorrettezza, se la prende con la malafede altrui (!):
@nonleggerlo Non ho tempo da perdere con persone prevenute e in malafede. E non ho nulla di cui vergognarmi, io. @RobertoRosset11
— Hans Rott (@hans_rott) 2 Ottobre 2015
E la storia continua, con punte di Metodo Boffo:
Mentre c’è chi riesce ad inventarsi persino le finte scuse dell’autore:
Nonleggerlo dice oggi che ha intenzione di rivolgersi agli avvocati. Anche se, a ben guardare, per certa gente sarebbe più adatto un medico.