Il grande ritorno di Alessandro Di Battista

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-05-27

L’ex deputato annuncia la candidatura in caso di nuove elezioni. E la sua è una sfida anche alla leadership di Di Maio

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«Le dico una cosa che non ho mai detto prima. Se questo governo salta, io mi ricandido. Ci metto la faccia». Alessandro Di Battista fornisce un motivo ai grillini per tifare no al governo Conte e sì a elezioni il prima possibile: il suo ritorno. Annunciata in tv da Gramellini, la ridiscesa in campo dell’ex deputato che doveva andare in America movimenta la serata del MoVimento impegnato in una difficile mediazione con Mattarella e Salvini.

Il grande ritorno di Alessandro Di Battista

E offre anche un nuovo motivo di discussione interna ed esterna al M5S, perché un Di Battista in campo vorrebbe dire una discussione aperta sulla leadership di Luigi Di Maio, del quale già si annunciava la riconferma come candidato presidente del Consiglio insieme all’intero blocco di candidati del 4 marzo per un eventuale ritorno alle urne. Con Di Battista dentro i conti bisogna rifarli dall’inizio, magari con un voto su Rousseau per il candidato che stavolta non si preannuncia come una farsa ma come una sfida vera per la leadership.

alessandro di battista roberto fico colf compagna

D’altro canto lo stesso Alessandro Di Battista nei giorni scorsi aveva abbattuto al bar alcuni ministri proposti da Salvini-Di Maio e quindi un’influenza politica sulle scelte del M5S ha continuato ad esercitarla, anche se solo in forma di moral suasion. E soprattutto, le nuove elezioni potrebbero costituire un ballottaggio all’ultimo voto tra grillini e leghisti – se sceglieranno di marciare divisi per poi colpire uniti, come alle ultime elezioni – oppure la nascita di un nuovo bipolarismo, con sovranisti da una parte ed europeisti dall’altra. E chi meglio di lui potrebbe incarnare la leadership?

Leggi sull’argomento: La mediazione di Di Maio convincerà Mattarella?

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