Il giornale online che dà istruzioni e consigli su “come riconoscere i gay”

di Antonio Murzio

Pubblicato il 2020-05-19

Lucanianews24.it e la furbata SEO con tutti i luoghi comuni a sfondo omofobo partoriti negli ultimi anni da siti cattolici ultraconservatori, associazioni a difesa della famiglia tradizionale, gruppi di estrema destra

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Da un sito che si chiama lucanianews24.it uno si aspetterebbe di conoscere notizie e aggiornamenti dalle province di Potenza e Matera, non certo degli articoli-tutorial su “come riconoscere un gay” e riportarci, come scrive Paolo Berizzi nella sua rubrica “Pietre” su Repubblica di oggi, al Medioevo.

Il giornale online che dà istruzioni e consigli “su come riconoscere i gay”

L’articolo, pubblicato sei giorni fa a firma di una non meglio identificabile Maria C,. è una summa, disastrosa, di tutti i luoghi comuni a sfondo omofobo partoriti negli ultimi anni da siti cattolici ultraconservatori, associazioni a difesa della famiglia tradizionale, gruppi di estrema destra.

 

L'articolo sul sito lucanianews24.it
L’articolo sul sito lucanianews24.it

Non ci credete? Leggete qui:

Eliminiamo immediatamente i luoghi comuni che è facile riconoscere un gay. Oltre ad essere una convinzione sbagliata e anche una forma di “razzismo”. Ci sono dei “segnali” che indicano questa preferenza sessuale, ma se il soggetto non si è mai dichiarato, allora potrebbero essere difficili da decifrare. Allora come riconoscere un gay? I segnali possono essere:

  • Desiderio sessuale discontinuo
  • Ricerca di compagnia maschile e continui contatti, come carezze o abbracci verso persone dello stesso sesso.
  • Sensibilità estrema
  • Atteggiamenti effeminati, non solo nei gesti, ma anche nell’abbigliamento
  • Sfuggente sul discorso dell’omosessualità

Questi sono gli elementi scientifici che sono stati eseguiti in uno studio all’università di Oxford. Infatti, i soggetti che non vogliono dichiarare la loro omosessualità, hanno questi comportamenti. Tuttavia, il desiderio sessuale, nel lungo termine deve essere “soddisfatto”. Ciò li porta ad essere molto sensibili, anche eccessivamente. Si trovano ad essere in imbarazzo con persone dello stesso sesso. Cercano di parlare dei loro problemi personali dichiarando che si tratta di persone altrui.

Per l’autrice dell’articolo, che titola questo paragrafo “Segnali vedo e non vedo”, come se la questione trattasse di una canotta che lascia intravedere quel che copre e quel che lascia trasparire, le sue abominevoli teorie sono suffragate da un non meglio specificato studio dell’università di Oxford. Quale, ovviamente, non è dato conoscere, tanto lo studio o la ricerca di Oxford o di un’altra qualsiasi università straniera, è ormai diventato come il nero quando si parla di abbigliamento: sta bene con tutto. E chi vuoi che vada a controllare se una ricerca veramente esiste?

Al diavolo la privacy!

Per capire se un figlio, un amico, un compagno di studi è gay, per lucanianews24 è lecito perfino violare la privacy. Dopotutto, riconoscere i segnali di una omosessualità non dichiarata, è una questione, a quanto pare, di vitale importanza:

Su internet abbiamo trovato delle testimonianze di uomini e donne che hanno scoperto di aver vissuto con partner omosessuali che si nascondevano. Una moglie, un marito o i migliori amici, a lungo andare riescono a notare che “qualcosa non è chiaro”. Nel 91% dei casi proprio i dispositivi mobili o la cronologia sui computer ha dato una prova chiara.

Nel rispetto della privacy occorre dire che non è proprio un’azione “legale”, ma tuttavia può essere uno spunto per chiarire la situazione. Se avete un computer di uso comune, non fa male controllare la cronologia dei siti visitati. Notare dei link di siti porno omosessuali o anche chat con utenti omosessuali è un chiaro indizio. Per eliminare ogni dubbio, quando avete poi accumulato indizi, prove e quant’altro, l’unica cosa da fare è chiederlo.

Capito? Una volta avuta la quasi certezza che i vostri sospetti fossero fondati, solo allora l’unica cosa da fare è chiedere: ma sei gay? Con l’interlocutore che a quel punto avrebbe tutto il diritto di una risposta a scelta tra “saranno fatti miei”, “bè, e allora?”, “e quindi?”.

Ma lo spirito dell’articolo, a quanto pare, è solamente pedagogico. Lo conferma la chiusa dell’allucinante del pezzo:

Partite con il presupposto che se una persona non vuole dichiarare la sua omosessualità, non si deve essere aggressivi. In queste situazioni valutate i vostri sentimenti verso l’altra persona e cercate un approccio che sia rassicurante. Accettate quello che vi dice, senza giudicare e magari cercando anche di capire i punti di vista. Alle volte ci sono dei “discorsi” che durano settimane. Il consiglio migliore è la pazienza e comprensione.

Pazienza e comprensione, eh? Dell’apposizione di una stella rosa sul petto dei gay  a lucanianews non sono ancora convinti. Ma prima o poi potrebbero arrivarci.

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