Per Il Foglio il Movimento 5 Stelle sta pensando di candidare Alessandro Orsini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-20

Secondo alcune voci raccolte tra i parlamentari del Movimento 5 Stelle dal Foglio i grillini aprono alla possibilità di candidare il professore e sociologo della Luiss Alessandro Orsini alle prossime elezioni politiche

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Alessandro Orsini candidato alle prossime elezioni politiche con il Movimento 5 Stelle: è l’ipotesi che inizia a farsi largo in ambienti grillini secondo un articolo pubblicato oggi dal Foglio a firma Simone Canettieri, che descrive una conversazione tra alcuni deputati pentastellati sui divanetti del Transatlantico di Montecitorio: “La cosa non ci stupirebbe. Sarebbe il nostro nuovo capitan De Falco o Paragone. Personaggi che quando vennero candidati erano popolari e in grado di polarizzare. D’altronde, Casalino ha sempre avuto questo pallino: tv, pop, temi divisivi uguale voti”. Mentre il presidente del partito Giuseppe Conte parla di “tempi prematuri” per iniziare a ragionare sui nomi, qualcuno inizia già a farsi un’idea.

Per Il Foglio il Movimento 5 Stelle sta pensando di candidare Alessandro Orsini

A innescare la riflessione sarebbe stato il botta e risposta a distanza tra lo stesso sociologo della Luiss e il segretario del Pd Enrico Letta, che ha smentito pubblicamente un articolo di Orsini apparso sul fatto quotidiano secondo il quale lui, Draghi e Gentiloni ambirebbero al ruolo di segretario generale della Nato, ora di Jens Stoltenberg. Dopo il tweet di smentita di Letta, spiega il Foglio, i dem si sono interrogati su un eventuale futuro in politica di Orsini: “Vuoi vedere che ce lo troviamo candidato con i grillini? E come faremmo, in quel caso, a correre insieme al M5s?”. Punti di contatto al momento non ce ne sono, se si esclude la presa di posizione di diversi pentastellati in difesa del professore durante la polemica che lo investì riguardo il compenso per le sue ospitate televisive a Cartabianca su Rai 3. “Ai miei colleghi – affermava la deputata M5S Francesca Flati, membro della Vigilanza, prima che la nota della Rai venisse diffusa – dico che non può essere la politica a decidere chi può e chi non può parlare, né tantomeno a fare la scaletta delle trasmissioni”.

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