Il Fatto e le lobby anti-M5S che ingaggiano Casaleggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-17

Alla vigilia del voto del 2018: Lottomatica, Philip Morris e Moby affidano alla Casaleggio Associati lavori da centinaia di migliaia di euro

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Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Carlo Tecce oggi racconta le lobby anti-M5S che ingaggiano Casaleggio, ovvero le aziende di gioco, navi e tabacco che hanno affidato all’azienda di Davide lavori a ridosso delle elezioni del 4 marzo 2018, alla vigilia del voto che ha sospinto i Cinque Stelle al potere con il 32 per cento dei consensi.

Lottomatica è un operatore di scommesse, per lo Stato organizza il gioco del Lotto e, due anni e mezzo fa, ha affidato ai tecnici di Casaleggio il portale di “Generazione Cultura”, un concorso che mette in palio stage retribuiti per giovani laureati in collaborazione con la Luiss, l’università di Confindustria. S’è appena conclusa la quarta edizione, la terza con il supporto della Casaleggio Associati. Philip Morris è un gigante del tabacco, fattura 80 miliardi di dollari, e ha reclutato gli esperti di Casaleggio per una consulenza sulla comunicazione digitale in Italia, che ha coinciso con l’apertura di un canale Twitter nel novembre 2017 e che oggi conta 912 follower.

Moby Lines è un frammento del patrimonio di Vincenzo Onorato, armatore napoletano, patron pure di Tirrenia e Toremar. Tra l’autunno 2017 e la primavera 2018, Onorato ha lanciato la campagna “naviga italiano”per spingere la politica a intervenire sulle norme per i marittimi comunitari e i  relativi vantaggi fiscali, la diffusione su Internet l’hanno curata Davide e colleghi. I tre contratti valgono gran parte dei bilanci della Casaleggio Associati, che ha dichiarato 1,17 milioni di euro di ricavi nel 2017 e 2,04 nel 2018 con un aumento del 60 per cento, confermati i tredici dipendenti e utili di esercizio in risalita da 20.000 a 180.000 euro. Lottomatica paga circa 110.000 euro annui per “Generazione Cultura”, il compensodi PhilipMorris –secondo informazioni non smentite di più fonti qualificate –è di oltre 500.000, stessa cifra per “naviga italiano”di Moby Lines.

fatto lobby m5s casaleggio

Il ragionamento del Fatto è che nel giugno del 2016, l’anno che si chiuse per Renzi con il fallimento al referendum e le dimissioni da Palazzo Chigi, i lobbisti di Philip Morris hanno cercato e trovato un contatto con Luigi Di Maio. La replica della Casaleggio Associati:

“In questi ultimi mesi alcuni giornalisti a scadenze regolari ci inviano richieste di informazioni su possibili nostri clienti. Da gennaio ad oggi siamo arrivati a un elenco di decine di aziende diverse. Ogni volta abbiamo risposto che, anche se fossero nostri clienti, non rilasciamo informazioni sulle aziende con le quali abbiamo un rapporto professionale. Se tutte le società di cui ci chiedono conto fossero veramente nostre clienti, peraltro alle cifre che spesso vengono fantasiosamente citate, avremmo utili milionari.

La notizia è un’altra: pur non lamentandoci affatto di come sta andando la nostra azienda, in realtà ad oggi non abbiamo ancora superato gli utili che facevamo prima della nascita del MoVimento 5 Stelle. Come ogni studio di consulenza direzionale, inoltre, tuteliamo i progetti che seguiamo e facciamo in modo che siano i clienti a poter parlare dei loro successi nel momento che ritengono più opportuno. Infine, no: non ci relazioniamo con il governo o forze politiche per svolgere il nostro lavoro, né per acquisire clienti.

Consigliamo le aziende per cui lavoriamo su come utilizzare al meglio la tecnologia dal 2004 e già da allora eravamo tra i primi in Italia posizionati sul mercato come società di consulenza strategica per la Rete. Anche il Fatto Quotidiano si rivolse alla Casaleggio Associati per avviare la sua presenza online alla sua nascita”.

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