Economia
Il Dom Perignon di cittadinanza
neXtQuotidiano 28/12/2019
Nel quartiere napoletano di Ponticelli, scrive il quotidiano, è record di bottiglie di Dom Perignon pagate con la tessera gialla: stappare una bottiglia da 150 euro l’ultimo dell’anno a spese dello Stato è sempre stato il sogno di tanti
Nelle more della storia dei 64 denunciati per il reddito di cittadinanza a Caserta escono storie piuttosto divertenti. Il Mattino racconta oggi quella del Dom Perignon di cittadinanza che in effetti promette benissimo. Tutto parte dal fatto che dopo le prime limitazioni il governo ha «aperto»al reddito l’acquisto di elettrodomestici dopo i capi d’abbigliamento. Ma in questi giorni di festa, quando arrivano alla cassa, i percettori del sussidio non si fanno mancare proprio nulla.
Il Dom Perignon di cittadinanza
Un esempio concreto? Nel quartiere napoletano di Ponticelli, scrive il quotidiano, è record di bottiglie di Dom Perignon pagate con la tessera gialla: stappare una bottiglia da 150 euro l’ultimo dell’anno a spese dello Stato è sempre stato il sogno di tanti disperati. E ora possono realizzarlo. Ma non è tutto. Negli ultimi mesi compaiono nei mercatini rionali vistosi cartelli recanti la scritta «qui puoi pagare con la tessera del reddito di cittadinanza». Nulla di illecito, sia chiaro. Ma basta seguire una massaia qualsiasi per scoprire che molti di quegli avvisi significano che la card, alle bancarelle ma anche in qualche supermercato, la si può usare come bancomat.
Ci sono posti in cui gli scontrini sono ancora tabù e senza registrazioni fiscali tutto è possibile. Ed ecco che si fanno risultare acquisti di merce superiori a quelli effettuati cosicché il beneficiario possa incassare il resto in denaro sonante e farne poi ciò che vuole, abbattendo qualsiasi divieto imposto dal Reddito. Ovviamente ripaga il commerciante con il 10 per cento dell’importo che gli ha gentilmente monetizzato. Insomma, ci guadagnano proprio tutti. Tranne lo Stato.
Ma cosa vuoi che sia.