Il camionista che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim ha ottenuto gli arresti domiciliari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-21

“Mi dispiace per quello che è successo. Non volevo investire nessuno. Mi spiace per Adil e per la sua famiglia”

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Alessio Spaziano, il camionista di 25 anni che ha investito e ucciso il sindacalista Adil Belakhdim, secondo quanto apprende l’Adnkronos ha ottenuto gli arresti domiciliari. È stato arrestato a Biandrate, nel novarese, davanti al polo logistico della Lidl dove era in corso un presidio promosso dai Cobas. L’uomo, dopo aver investito il sindacalista, si era allontanato e successivamente si era costituito ai carabinieri nei presso di un’area di servizio. Questa mattina è stato sentito dagli inquirenti. E più volte, a loro, ha ripetuto di non averlo fatto volontariamente, che non si fosse reso conto di aver preso Adil Belakhdim e che fosse fuggito perché avesse paura di linciato dai manifestanti. Tutto ciò lo ha detto, come ha confermato anche il suo avvocato Gabriele De Juliis, durante l’interrogatorio di convalida che si è tenuto questa mattina  in carcere a Novara, davanti al gip del tribunale.

Adil Belakhdim: cosa ha detto Alessio Spaziano al gip

Secondo quanto riporta il sito Repubblica.it, Alessio Spaziano avrebbe dichiarato di non essersi reso conto di quanto stesse accadendo, che fosse fuggito solo per evitar di essere linciato. Però, una volta raggiunto il casello, avrebbe chiamato il 112. Ecco cosa ha dichiarato: “Mi dispiace per quello che è successo. Non volevo investire nessuno. Mi spiace per Adil e per la sua famiglia”. E ha poi raccontato la sua versione al giudice per l’indagine preliminare: “C’è stato un litigio prima. I manifestanti mi hanno circondato, hanno aperto la portiera, volevano trascinarmi già dall’abitacolo. Mi hanno aggredito. Sono riuscito a divincolarmi”. E ancora: “Non vedevo Adil o nessun altro. Era dietro alla motrice, non davanti. Pensavo volessero farmi scendere e linciarmi. Per questo ho avuto paura e sono andato via. Non sapevo di aver investito qualcuno – ripete al giudice – Avevo capito che era successo qualcosa ma non pensavo a niente di così grave”.

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