«Il 70% di chi riceve il reddito di cittadinanza non ne ha diritto»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-14

Il viceministro Garavaglia annuncia dati incredibili della Guardia di Finanza sui percettori del reddito. La collega Castelli dice che non è vero niente

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In un’intervista rilasciata a Italia Oggi, il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia fa un annuncio shock: oltre il 70% di chi riceve il reddito di cittadinanza non avrebbe diritto al sussidio secondo i primi controlli della Guardia di Finanza su chi lo riceve. “Il dato è ancora grezzo”, precisa spiegando come “gran parte di coloro ai quali è stato erogato il reddito di cittadinanza risulta non titolare e quindi i risparmi non possono che aumentare”. “Questo vuol dire – continua il viceministro – che si può intervenire aumentandolo per chi ha veramente bisogno, aggiungo inoltre che mancano ancora i decreti attuativi che consentono ai comuni di chiamare i beneficiari del reddito di cittadinanza per prestare servizi socialmente utili”, ricorda ancora Garavaglia.

«Il 70% di chi riceve il reddito di cittadinanza non ne ha diritto»

Garavaglia sostiene nell’intervista anche che le risorse risparmiate da quota 100 e dal reddito di cittadinanza possono bloccare le clausole IVA per qualche mese in attesa della legge di bilancio:

È sufficiente un decreto legge che sposti di un paio di mesi in avanti l’entrata in vigore, senza nessun tipo di sforamento. Le risorse che arrivano da quota 100 e dal reddito di cittadinanza sono sufficienti perché si possa fare questo spostamento. È già tutto pronto.

D. Ma a quanto ammontano le coperture a cui fa riferimento?
R. Sono 4,5 mld di euro ma sappiamo che la cifra è capiente, la discussione sull’aumento dell’Iva non ha senso. Siamo tutti consapevoli che è una priorità ma sappiamo anche che si può provvedere in 10 minuti ed è quindi un’arma spuntata, se a questo aggiungiamo che sul reddito di cittadinanza le prime verifiche della Guardia di finanza stanno dando risultati interessanti…

D. Che tipo di risultati?
R. Gran parte di coloro ai quali è stato erogato il reddito di cittadinanza risulta non titolare e quindi i risparmi non possono che aumentare.

D. C’è una percentuale di positività ai controlli?
R. Il dato è ancora grezzo ma è sopra il 70%. E questo vuol dire che si può intervenire aumentandolo per chi ha veramente bisogno, aggiungo inoltre che mancano ancora i decreti attuativi che consentono ai comuni di chiamare i beneficiari del reddito di cittadinanza per prestare servizi socialmente utili.

reddito di cittadinanza truffa

Poco fa interviene l’altra viceministra Laura Castelli del MoVimento 5 Stelle che smentisce tutto:

I numeri comunicati da Garavaglia, secondo il quale il 70% di chi riceve il reddito di cittadinanza non ne avrebbe diritto, non corrispondono al vero. A me non risulta che la Guardia di Finanza abbia fornito dati in tal senso. So che stanno per essere licenziate disposizioni operative ai reparti della Gdf a seguito di alcune interlocuzioni col ministero del Lavoro e Inps.

laura castelli

Quel che è certo, è che grazie a un aumento dei poteri ispettivi e dell’organico, nell’alveo dei normali controlli – come, ad esempio, sul lavoro in nero – capita di trovare casi di persone che lavorano in nero e percepiscono anche il reddito. Quel dato, quindi, non è legato al reddito di cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle per primo auspica che i controlli a regime vengano fatti per assicurare che i soldi del reddito vadano solo alle persone che ne hanno davvero diritto, e per questo obiettivo abbiamo lavorato.

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