Per Ignazio La Russa il candidato FdI Francesco Lombardo doveva essere arrestato dopo le elezioni

di Clarissa Cancelli

Pubblicato il 2022-06-11

La presa di posizione del senatore: “Se io fossi stato il magistrato, forse a due giorni dal voto, avrei aspettato”

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Di fronte alle elezioni amministrative la giustizia può aspettare. Sembra incredibile, ma per Ignazio La Russa è proprio così. Dopo l’arresto per voto di scambio politico-mafioso del candidato al Consiglio Comunale a Palermo, Francesco Lombardo, iscritto nelle liste elettorali di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni ha subito preso le distanze.

“Sul caso Lombardo Fratelli d’Italia ha già dato mandato ai propri legali di costituirsi come persona offesa dal reato riservandosi di costituirsi parte civile qualora l’ufficio della Procura eserciti l’azione penale. Chiunque si avvicini a Fratelli d’Italia deve sapere che la criminalità organizzata è il nostro primo nemico”.

La presa di posizione di La Russa sull’arresto del candidato di FdI

A lasciare tutti a bocca aperta, è stato invece l’intervento di La Russa, fondatore del partito Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e a Guido Crosetto, che riguardo all’arresto del candidato ha detto:

“Se io fossi stato il magistrato, forse a due giorni dal voto, avrei aspettato. Ma non voglio fare polemica, che è vecchia. Può darsi che abbia avuto esigenze cautelari adesso”.

Il senatore ha poi aggiunto:

“Noi siamo qui a sostenere la candidatura di Lagalla. Siamo agli antipodi rispetto a qualunque forma di criminalità c’è bisogno che io ve lo dica o lo sapete già? Spero comunque che si tratti di un’azione giudiziaria che finirà con un’assoluzione”.

Difficile dire se il senatore sia riuscito ad aggiustare il tiro. È invece più facile pensare che, anche di fronte alle elezioni, la giustizia debba fare il suo corso senza ostacoli né tempistiche politiche.

Il candidato di FdI a Palermo arrestato per voto di scambio politico-mafioso

Francesco Lombardo avrebbe incontrato Vincenzo Vella lo scorso 28 maggio e avrebbe chiesto il sostegno del boss di “Corso dei Mille” per il voto di domenica 12 aprile. Lui, candidato nelle liste di Fratelli d’Italia come consigliere comunale (a sostegno dell’aspirante sindaco Roberto Lagalla), si sarebbe rivolto proprio a quell’uomo che ha alle sue spalle già tre condanne per reati relativi alla criminalità organizzata. Si tratta del secondo arresto, nel giro di pochi giorni, di un candidato consigliere comunale di Palermo iscritto nelle liste del centrodestra. Due giorni fa, infatti, è finito in manette Pietro Polizzi (Forza Italia). Come accaduto oggi per Francesco Lombardo, l’accusa è la stessa: aver intrattenuto rapporti con personalità di spicco della criminalità organizzata palermitana per cercare di ottenere “sponsorizzazioni” in vista del voto di domenica 12 giugno.

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