Attualità
I vaneggiamenti di Tuiach su Gesù che non era ebreo | VIDEO
neXtQuotidiano 28/10/2021
L’ex consigliere di Trieste, a casa con il Covid dopo le proteste in porto, ha ribadito una sua particolare idea su Gesù
Dal Vangelo secondo Fabio Tuiach. L’ex pugile, ex consigliere comunale di Trieste (eletto con la Lega e poi passato a Forza Nuova) e ora portuale a tempo pieno (Covid e proteste permettendo) è riuscito, nel giro di qualche mese, a rendersi protagonista di un’escalation al contrario. Le sue “mobilitazioni” e le sue parole lo hanno reso un personaggio macchiettistico nel mondo dei social e anche della televisione. Perché se le sue strambe teorie sulla pandemia (intesa come punizione divina contro gli omosessuali) sono di stretta attualità, ora l’ex politico riesce nell’impresa di riscrivere anche la Bibbia.
Fabio Tuiach e la stravagante teoria su Gesù Cristo che “non era ebreo”
Ospite di Non è L’Arena, su La7, il portuale triestino sembra recitare quasi una messa ripetendo – senza soluzione di continuità – un ritornello che rappresenta un falso fideistico: “Gesù Cristo è stato generato e non creato della stessa sostanza del Padre grazie alla Santissima Vergine Maria. Quindi Gesù Cristo è Dio, è stato generato e non creato della stessa sostanza del Padre grazie alla Santissima Vergine Maria”. Insomma, ha voluto ribadire un concetto che, già in passato, aveva sostenuto per attaccare la senatrice a vita Liliana Segre: Gesù Cristo non era ebreo. Ma questo non basta. Perché dallo studio arrivano diverse critiche, anche con ironia, sia dal conduttore che dagli ospiti (come Luca Telese e Vauro Senesi). E allora Tuiach ripete, come una messa domenicale, per l’ennesima volta lo stesso concetto.
Allora Massimo Giletti prova a spiegare che è la stessa Bibbia racconta di Gesù Cristo ebreo. Perché anche il Vangelo racconta la vita del padre del Cristianesimo e della sua fede. Ma Tuiach non demorde: “La Bibbia dice che, appena è nato, gli ebrei volevano uccidere Gesù Cristo”. E poi prova a dare una lezione (sbagliata) invitando gli altri – definiti “atei e comunisti” – a leggere il Vangelo. Forse quello riscritto da lui, oltre duemila anni dopo.
(foto e video: da “Non è L’Arena“, La7)