I pagamenti schedati: scontrini e fatture elettroniche diventano prove di reato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-13

Il decreto che accompagnerà la manovra prevede che quei dati sugli acquisti possano essere usati per «tutte le funzioni istituzionali di controllo» della Guardia di Finanza, quindi per contrastare qualsiasi attività illegale, non solo i reati tributari

article-post

Una norma che potenzia gli ispettorati fiscali superando i vincoli che oggi limitano l’uso dei dati della fattura elettronica. Dovrebbe essere contenuta nella Legge di Bilancio 2020 e cambiare i paletti imposti un anno fa dal Garante della Privacy, che oggi non permettono ad Agenzia delle Entrate e GdF di usare i dati della fattura elettronica se non per controlli automatizzati.

I pagamenti schedati: scontrini e fatture elettroniche diventano prove di reato

Il decreto che accompagnerà la manovra, scrive invece Mario Sensini sul Corriere della Sera, prevede che quei dati sugli acquisti possano essere usati per «tutte le funzioni istituzionali di controllo» della Guardia di Finanza, quindi per contrastare qualsiasi attività illegale, non solo i reati tributari. E non basta, perché l’accesso alla banca dati degli scontrini sarà consentito anche per «scopi di ricerca delle fonti di prova nei procedimenti penali», e per «gli accertamenti finalizzati all’applicazione delle misure di prevenzione».

Le informazioni delle fatture elettroniche, spiega la relazione tecnica, «potrebbero disvelare rapporti economici tra più soggetti, nonché entità e tipologia degli stessi» agevolando l’individuazione non solo delle frodi fiscali, ma anche del riciclaggio, se non di reati più gravi. E non è ancora tutto perché sempre quei dati, sui quali il Garante aveva posto vincoli di utilizzo molto stringenti, saranno accessibili all’Agenzia delle Entrate anche per «una più generale finalità di analisi del rischio di evasione fiscale».

legge di bilancio 2020
La legge di bilancio 2020 (Corriere della Sera, 10 ottobre 2019)

Potranno dunque servire, insieme ad altri dati a disposizione del fisco, per profilare indici di rischio specifici. Dai controlli sulla fattura elettronica, al momento, non sono attese maggiori entrate. Il decreto fiscale assicura solo 2 dei 7 miliardi di gettito attesi dalla lotta all’evasione (1  miliardo dalla stretta sulle compensazioni Inps, 500 milioni da quella su crediti e debiti fiscali, il resto dai giochi in monopolio).

Il governo confida di recuperare risorse dalla stretta sul contante, ma le misure puntuali non sono ancora state definite. Si continua a lavorare anche sul fronte dei tagli, (1 miliardo dai ministeri, 2 dal taglio di detrazioni e sussidi anti-ecologici), e dei possibili risparmi.

Leggi anche: Gli operai Whirlpool respinti ai cancelli di Italia 5 Stelle

Potrebbe interessarti anche