Attualità
I 648 sbarcati mentre i porti di Salvini erano chiusAHAHAHAHAH
neXtQuotidiano 21/08/2019
Le statistiche mostrano con solare evidenza che i porti non sono chiusi se non per le ONG e lo sono fino a quando non arriva un magistrato a fare bubusettete
Ad agosto siamo arrivati a 648, anche se la stima del ministero dell’Interno non calcola i 69 di ieri a Santa Maria di Leuca: sono gli sbarchi di migranti sulle coste italiane nell’era dei porti ufficialmente chiusi (ma soltanto alle ONG).
I 648 sbarcati mentre i porti di Salvini erano chiusAHAHAHAHAH
D’altro canto anche le statistiche tra gennaio e luglio mostrano con solare evidenza che i porti non sono chiusi se non per le ONG e lo sono fino a quando non arriva un magistrato a fare bubusettete: ieri è stata la procura di Agrigento a prendersi la responsabilità di chiudere la querelle di Open Arms e prepararsi a indagare per omissione di atti d’ufficio il ministro dell’Interno, come da suo annuncio su Facebook. La Stampa oggi fa i conti: l’1 agosto è il giorno in cui la Open Arms ha fatto i primi due dei tre salvataggi al largo della Libia prima di arrivare davanti a Lampedusa: 55 persone prima, 69 dopo, per un totale di 124 migranti cui, il 10 agosto, se ne sono aggiunti altri 39: 163 persone in attesa, in mare, proprio nelle stesse ore in cui, tra “sbarchi fantasma” e “sbarchi autonomi” a Lampedusa, nell’Agrigentino, in Sardegna e in Puglia, arrivavano in Italia 579 persone, passate direttamente dalle imbarcazioni agli hotspot. Almeno, quelle che sono state individuate, perché una parte di migranti, soprattutto nell’Agrigentino, ha fatto perdere le proprie tracce.
E ancora: dal 10 al 19 agosto, il conto degli arrivi in Italia è di 371 persone. Intanto si sono concluse 45 minuti dopo la mezzanotte le operazioni di sbarco degli 83 migranti della nave “Open Arms” approdata poco dopo le 23.30 a Lampedusa, al termine di una odissea durata 19 giorni. La prima a scendere sul molo, intorno a mezzanotte, è stata una donna. I profughi sono stati condotti all’hotspot. Le operazioni sono state ritardate dall’approdo di 47 tunisini soccorsi dalla Guardia di finanza. Ma resta aperto un altro caso: tra Malta e Lampedusa si trova la “Ocean Viking” di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere da 11 giorni con 356 persone a bordo.
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