Opinioni
I 600mila voti persi dal PD
neXtQuotidiano 01/06/2015
“I numeri dicono che abbiamo perso in valore assoluto 600mila voti rispetto alle Regionali del 2010 e che abbiamo perso oltre la metà dei voti rispetto al dato del 2014. Mi aspetterei nelle prossime ore un’analisi seria, la capacita’ di riconoscere l’errore e di non mettere la testa sotto la sabbia”. Lo ha detto a […]
“I numeri dicono che abbiamo perso in valore assoluto 600mila voti rispetto alle Regionali del 2010 e che abbiamo perso oltre la metà dei voti rispetto al dato del 2014. Mi aspetterei nelle prossime ore un’analisi seria, la capacita’ di riconoscere l’errore e di non mettere la testa sotto la sabbia”. Lo ha detto a Sky TG24 l’esponente del PD Stefano Fassina, commentando il risultato delle Elezioni Regionali. Lo stesso conteggio è stato fatto da Chiara Geloni, ex direttore di Youdem:
Correggo. In voti assoluti rispetto al 2010, nelle sette regioni al voto, sono quasi 600 mila i voti in meno per il Pd.
— chiara geloni (@lageloni) 1 Giugno 2015
“Al di là delle specificità regionali,continua Fassina, è un messaggio nazionale. Un pezzo di popolo democratico ha detto no alla svolta liberista del governo Renzi sul lavoro e sulla scuola. Se il governo vuole capire bene, se si vuole affidare a letture consolatorie del 5-2 vorra’ dire che questo strappo sarà sempre più ampio”. In merito al risultato del PD in Liguria, Fassina ha spiegato che “e’ un risultato che mi spiace e mi preoccupa. È un autogol che il PD regionale e nazionale si è voluto fare. Dopo la vicenda negativa delle primarie, che la Paita ha vinto costruendo un’alleanza con un pezzo del centrodestra, invece di discutere i problemi politici, il partito è andato avanti, considerando irrilevante quella parte di partito che non si poteva riconoscere in quella candidatura, e ha pagato un distacco con un pezzo del nostro elettorato”. A proposito delle spiegazioni fantasiose e un po’ patetiche, che i vertici del PD stanno dando in queste ore sulla Liguria, conculde Fassina, “vorrei ricordare che Pastorino e’ una conseguenza e non una causa, ha interpretato un pezzo di PD che se n’e’ andato e che non avrebbe votato Paita”.