I 16mila precari assunti dalla Regione Sicilia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-05

Un emendamento introduce un’infornata di assunzione nella società pubblica Resais e nei comuni. Ma è probabile che la festa finisca prima di cominciare

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Tremila alla Resais, il carrozzone-parcheggio del lavoro in Sicilia che da 15 anni raccoglie le maestranze delle avventure fallimentari della Regione imprenditrice, e 13 mila nei Comuni dell’isola per un totale di 16mila assunzioni, grazie a un emendamento alla Finanziaria approvato dall’aula che ha dato il via alla max i-info rnata diprecari da stabilizzare a partire dal gennaio del 2019.

I 16mila precari assunti dalla Regione Sicilia

Il problema è che molto probabilmente non se ne farà nulla. La Resais, che oggi di dipendenti ne conta “appena” 245, serve allo scopo di assorbire i dipendenti degli enti regionali che nel tempo sono stati sciolti:

Nel bacino sono finiti via via l’Azienda asfalti siciliani (Azasi), che fedele al suo nome doveva sviluppare «la ricerca, la trasformazione e il consumo degli asfalti siciliani» ed è stata chiusa nel 2002, l’Ente siciliano per la promozione industriale (Espi), in liquidazione dal 1999, e l’Ente minerario siciliano (Ems), chiuso nello stesso anno. Ma ora sulla Resais, che nell’ultimo bilancio dichiara un «valore della produzione» da 25,2 milioni composto per il 98,6% dai contributi della Regione, piove un’eredità fuori misura.

resais sicilia

I quasi 2.900 dipendenti in arrivo sono i cosiddetti ex Pip, persone imbarcate fin dal 1999 in un piano di «inserimento professionale» che avrebbe dovuto gestire l’«emergenza Palermo» con un progetto che però è presto naufragato. I diretti interessati sono stati utilizzati qua e là per esigenze varie della pubblica amministrazione. Ora la politica siciliana prospetta loro il miraggio dell’assunzione, che però arriverebbe senza concorso e senza alcun accordo con il governo nazionale: la norma potrebbe essere facilmente impugnata e annullata.

I 13mila assunti nei comuni siciliani

La stessa fine, e per gli stessi motivi, dovrebbero fare i 13mila assunti nei comuni siciliani. In questo caso, spiega il Sole 24 Ore, le regole sono quelle dell’Italia a Statuto ordinario, perché la riforma Madia permette alla Pubblica amministrazione di stabilizzare i precari con almeno tre anni di anzianità negli ultimi otto. Qualche giorno fa i dirigenti marchigiani che hanno assunto 776 precari sono stati denunciati per abuso d’ufficio.

riscossione sicilia

E il rischio è che la storia si ripeta: per questo probabilmente l’assunzione della Regione Siciliana rimarrà lettera morta o verrà in qualche modo annullata o superata. Con lo scorno di chi è stato illuso in questi giorni da un voto che sa molto di favore elettorale restituito.

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