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Dove si potrà accedere con il Green Pass base e dove servirà la certificazione verde rafforzata

neXtQuotidiano 06/01/2022

I dettagli contenuti nell’ultimo decreto del governo

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Una nuova stretta, figlia di una mediazione durante un Consiglio dei Ministri molto teso con le forze politiche di maggioranza che si sono scontrate sulle ultime misure per contenere la curva epidemiologica della quarta ondata Covid in Italia. Alla fine, oltre al già annunciato – in cabina di regia – obbligo vaccinale per gli over 50, sono stati definiti i paletti per il rafforzamento dell’utilizzo della certificazione verde (sia rafforzata che “da tampone”). Proviamo a fare chiarezza sulla nuova “vita” del Green Pass base, soprattuto per quel che riguarda i supermercati.

Leggi anche: Green pass supermercati: quali prodotti si possono acquistare?

Dove servirà almeno un tampone

Il comunicato stampa diramato dal governo al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri dà indicazioni di base:

È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

Ma quali sono le attività commerciali (e non) per cui sarà necessario il possesso – almeno – del Green pass base? Nella giornata di oggi il tutto dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma le indicazioni già rese note ai media da Palazzo Chigi consentono di fare un quadro ben preciso. Come riporta Il Corriere della Sera, la certificazione verde da tampone (negativo) sarà da presentare all’ingresso di:

  • Servizi bancari e finanziari
  • Negozi e centri commerciali
  • Uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni
  • Servizi pubblici (come Poste, Inps e Inail).

Questo vale sia per i clienti che per i lavoratori. In particolare, però, l’attenzione si sposta sulle attività commerciali per cui sarà necessario presentare almeno il certificato di un tampone antigenico negativo (nelle 48 ore precedenti, 72 per quel che riguarda il molecolare) per accedere. E, come spiega il quotidiano Il Messaggero:

A partire dal prossimo 20 gennaio, tanto per accedere dal parrucchiere quanto per l’estetista, sarà necessario esibire la certificazione verde.

Insomma, sono poche le attività commerciali in cui si potrà accedere senza aver almeno effettuato un tampone.

Green pass supermercati, lì non serve. Ma…

Fuori da questa lista rimangono i servizi cosiddetti “essenziali”. Il Green Pass (neanche quello base) non dovrà essere presentato per entrare in farmacia e nei negozi che vendono alimentari (e, probabilmente, anche in edicola). In questo settore, dunque, dovrebbero rientrare anche i supermercati. Ovviamente ci sarà da fare un distinguo: alcune catene di supermarket hanno una propria sede all’interno di un centro commerciale. E in questi luoghi, in attesa dell’elenco dettagliato che sarà inserito nel decreto, si potrà accedere solamente con il Green Pass (base o da vaccino e guarigione). Per questo motivo, probabilmente, quei supermercati rimarranno fuori dalla lista delle attività che potranno essere frequentate dai non vaccinati. Ma non è solo quello dei supermercati il problema. All’interno dei centri commerciali si trovano altre attività che sono classificate come essenziali. Cosa succederà per farmacie e
alcuni negozi di forniture essenziali come ferramenta e centri di distribuzione di materiale informatico?

(FOTO IPP/MIPA)

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