Governo M5S-PD, il piano per smontare Quota 100

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-08-28

Tenuto conto dei 2,4 miliardi di euro di minori spese stimate per il 2020 dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che ha condotto una simulazione sulla base dei dati del monitoraggio dell’Inps, l’asticella del risparmio salirebbe in questo modo a quota 11 miliardi di euro

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Quota 100 è in via di smontaggio. Democrat e Cinquestelle stanno ragionando in vista della prossima legge di Bilancio per recuperare risorse utili non solo per sminare gli aumenti dell’Iva in procinto di deflagrare ma anche per finanziare il taglio del cuneo fiscale adesso che il progetto legato alla flat tax con l’aliquota al 15% sponsorizzata da Via Bellerio pare essere definitivamente tramontato.

Il piano per smontare Quota 100

Il depotenziamento di Quota 100, operativa in via sperimentale dal 2019 al 2021, consentirebbe a un eventuale governo giallo-rosso di recuperare nella migliore delle ipotesi fino a 17 miliardi di euro, ma tutto dipenderà dal tipo di sforbiciata che la nuova eventuale maggioranza sceglierà. Va in ogni caso segnalato che le fantastiche previsioni sui posti di lavoro che sarebbero nate dall’ideona di mandare in pensione prima erano tutte bufale: si parlava di tre posti per ogni pensionato, la verità è che ci saranno tre posti di lavoro ogni dieci pensionati. In più, la legge di bilancio incombe e grazie a quei risparmi potrebbe diventare tutto più facile. Spiega oggi Il Messaggero:

Le domande fin qui presentate per uscire dal mondo del lavoro a 62 anni risultano inferiori del 30 per cento rispetto alle previsioni iniziali. L’attuale andamento delle istanze per Quota 100, se confermato anche per il 2020 e per il 2021, evidenzierebbe uno stanziamento di risorse sovrastimate rispetto alle richieste di pensionamento reali. Le possibilità su cui si ragiona sono tre. Gli stanziamenti previsti per la misura bandiera della Lega ammontano a 21 miliardi di euro tra il 2019 e il 2021, di cui 17 miliardi solo nel prossimo biennio.

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Quota 100, i beneficiari (Il Messaggero, 28 agosto 2019)

L’ipotesi più drastica consisterebbe nell’abolire il pacchetto già dal prossimo anno, ma al momento appare anche la più improbabile. I democrat potrebbero accontentarsi di disinnescare Quota 100 a partire dal 2021, anno in cui le risorse stanziate per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro a 62 anni di età con 38 di contributi ammontano a circa 8,6 miliardi di euro.

Tenuto conto dei 2,4 miliardi di euro di minori spese stimate per il 2020 dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che ha condotto una simulazione sulla base dei dati del monitoraggio dell’Inps, l’asticella del risparmio salirebbe in questo modo a quota 11 miliardi di euro.

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