Il giudice accusato di aver favorito i massoni

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-05-18

L’accusa è di aver favorito alcuni imprenditori appartenenti a una loggia massonica a cui era iscritto. L’avvocato Carlo Crapanzano, che svolgeva la funzione di giudice di pace a Verbania, è stato indagato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari insieme ad un altro legale e a cinque persone. Le indagini sono state coordinate dai magistrati …

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L’accusa è di aver favorito alcuni imprenditori appartenenti a una loggia massonica a cui era iscritto. L’avvocato Carlo Crapanzano, che svolgeva la funzione di giudice di pace a Verbania, è stato indagato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari insieme ad un altro legale e a cinque persone. Le indagini sono state coordinate dai magistrati milanesi Ilda Bocassini e Paolo Filippini. Nei giorni scorsi sono state svolte perquisizioni a Domodossola (Verbania), Verbania e Novara a carico dei due avvocati e nella sede della Gran Loggia degli Alam (Antichi liberi accettati muratori) di Novara. L’origine delle attività di indagine risale al maggio 2018, quando fu segnalato alla Procura di Verbania l’anomalo accoglimento da parte di Crapanzano di un ricorso contro una contravvenzione al Codice della Strada.

carlo crapanzano movimento 5 stelle domodossola

Dalle successive indagini è emerso che diversi ricorrenti, presentati o sponsorizzati da persone influenti sul territorio, contattavano direttamente il giudice di pace per presentare i propri ricorsi. E’ anche emersa l’appartenenza di Crapanzano alla Gran Loggia degli Alam a Novara. Ciò che è risultato maggiormente significativo – per gli inquirenti – è stata la sua intensa frequentazione con alcuni imprenditori locali ad essa appartenenti che sembrano avere usufruito di veri e propri favori da parte del giudice di pace o, comunque, della sua attività professionale, “mettendo ciascuno le proprie professionalità al servizio della ristretta cerchia di massoni, per il bene comune del gruppo”.

In tale contesto sono stati inquadrati i rapporti tra Crapanzano e l’avvocato D.F., professionista che avrebbe consentito al giudice di pace di elargire i favori e le proprie consulenze agli altri indagati. La collaborazione è apparsa finalizzata, per ognuno, all’ottenimento del proprio obiettivo: ovvero asservire la propria funzione agli interessi dei massoni per il primo; ottenere incarichi professionali e, quindi, remunerazioni, per il secondo. E’ apparso comunque evidente, nel complesso, come il giudice di pace abbia mantenuto una sostanziale regìa dietro numerosi ricorsi affinché potesse trattarli personalmente o, comunque, potesse contribuire al buon esito delle vicende giudiziarie tramite l’avvocato D.F..

Ieri Crapanzano ha rassegnato le dimissioni da giudice di pace dopo la perquisizione. Su Facebook si trova il video in cui annuncia un intervento sulla riforma della Costituzione organizzato dal MoVimento 5 Stelle di Domodossola.

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