Attualità
Va ora in onda: la rivoluzione del Generale Pappalardo
Giovanni Drogo 09/05/2018
Dopo aver arrestato Mattarella e la Lorenzin ora Pappalardo vuole fare sul serio. La data della liberazione d’Italia è fissata per domani, giovedì 10 maggio 2018
C’è solo un movimento che può salvare l’Italia. E quel movimento non è il MoVimento 5 Stelle ma è il Movimento Liberazione Italia, il partito-non partito (nel senso che non è mai arrivato da nessuna parte) fondato dal generale dei carabinieri in pensione – e con vitalizio da parlamentare – Antonio Pappalardo. Dopo aver arrestato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ora Pappalardo vuole fare sul serio. La data della liberazione d’Italia è fissata per domani, giovedì 10 maggio 2018.
Il programma rivoluzionario di Antonio Pappalardo
Il generale Pappalardo è uno di che di battaglie ne ha combattute molte, solamente l’anno scorso ha indetto almeno un paio di rivoluzioni per scacciare gli abusivi dal Parlamento ed insediare finalmente un Governo legittimo voluto dal Popolo (Unico). Il 10 maggio Pappalardo ha convocato il Comitato Liberazione Italia, il Comitato Pescatori di Lampedusa, il Comitato Indipendentisti Sardi, il Comitato Indipendentisti Campani, il Comitato Indipendentisti Veneti (se c’è qualcosa in cui Pappalardo è bravo è la creazione di comitati) riunti nel Coordinamento dei Comitati Anticrisi per proporre una lista di dodici punti per l’Italia. Al primo punto c’è la richiesta di eliminare l’articolo 75 della Costituzione (quello che regola l’istituto del referendum popolare) al fine di ripristinare la sovranità popolare.
Si dovrà poi rafforzare lo Stato creando una repubblica federale; eliminare “l’attuale fiscalità fonte del debito pubblico” introducendo la sovranità monetaria che consentirà a sua volta “investimenti pubblici senza precedenti” per risolvere il problema del lavoro. Tra le numerose e deliranti proposte c’è anche quella di superare “il sistema dei partiti” per favorire “il progresso e l’emancipazione degli esseri umani”. Non è chiaro se si andrà verso il partito unico o verso un sistema in cui ogni cittadino sarà anche un partito politico.
La parte più interessante della rivoluzione pappalardiana è senza dubbio la riforma fiscale che prevede al primo punto la trasformazione totale del sistema fiscale con conseguente «abolizione totale di ogni tassa diretta e indiretta e di ogni prelievo a fini previdenziali, ad esclusione della creazione monetaria, con lo scopo di eliminare dai prezzi di merci e prestazioni questi costi aggiuntivi, ottenendo in tal modo il dimezzamento dei prezzi e il raddoppio della ricchezza monetaria del Paese». Del resto Pappalardo la pensione e il vitalizio ce li ha già, cosa gli importa della pensione degli altri?
In una serie di messaggi su Facebook Pappalardo in questi giorni se l’è presa con il “latitante” Sergio Mattarella, definendolo “capo dei voltagabbana” e ricordando che a differenza del M5S il Movimento Liberazione Italia da mesi lotta contro il Rosatellum e gli arresti dei parlamentari sono lì a dimostrarlo.
La rivoluzione è fissata per le ore 10, venite già mangiati
Per ottenere tutto questo però è necessario mandare a casa i partiti ladroni e corrotti. Per combattere il “golpe” di Mattarella – presidente “abusivo” – che vorrebbe dare l’incarico di governo ad un parlamento eletto con la legge “illegale” denominata Rosatellum Pappalardo propone quindi una “rivoluzione”. Se non fosse che sappiamo che ormai rivoluzione è diventato sinonimo di manifestazione o corteo potremo anche pensare che il generale in pensione stia preparando un colpo di stato per evitare un golpe inesistente.
Al solito sarà la solita farsa e alla fine dopo qualche “arresto” compiuto nei confronti di deputati ignari nei pressi di Montecitorio i rivoluzionari torneranno a casa alle loro amate tastiere.
I Poteri Forti però a quanto pare sono già all’opera per ostacolare i propositi pappalardeschi. Il generale informava ieri i suoi seguaci che il Comando dei Carabinieri ha aperto un’inchiesta formale sulla sua attività politica con conseguente degradazione. In un post su Facebook Pappalardo fa sapere che sta per essere degradato in quanto qualche volta nei suoi video si è dimenticato nei suoi video di dire che è un generale dell’Arma nella riserva. Ciononostante la rivoluzione non si fermerà, domani tutti in piazza Montecitorio per mandare a casa gli abusivi, sarà un successone.