Giovanni Caudo e il PD spaccato in III Municipio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-04-15

L’ex assessore della Giunta Marino presenta la sua candidatura alla presidenza del III Municipio. E non sembra avere intenzione di partecipare alle primarie del PD. Che non lo vede di buon occhio. Finirà male alle elezioni?

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È sul nome di Giovanni Caudo che si sta per consumare l’ennesima spaccatura nel Partito Democratico romano. L’ex assessore all’urbanistica della Giunta Marino oggi a piazza Conca d’Oro ha ufficializzato la sua candidatura per la presidenza del III Municipio, dove si rivoterà a giugno dopo la caduta di Roberta Capoccioni.

Giovanni Caudo e il PD spaccato in III Municipio

Nonostante i municipi rappresentassero un banco di prova importante per dare segni di vitalità dopo la scoppola elettorale di Giachetti, il Partito Democratico ha fallito miseramente l’appuntamento con il voto di Ostia, dove non è riuscito nemmeno ad arrivare al ballottaggio. Ora l’occasione si ripresenta con il voto al III e all’VIII, ma mentre a Garbatella il nome di Enzo Foschi ha riunito il partito, a Montesacro c’è già un problema difficile da risolvere. Il PD di zona ha ufficializzato qualche giorno fa la candidatura di Paola Ilari ma nel frattempo una lettera aperta di Laboratorio Roma aveva caldeggiato il passo avanti di Caudo, che puntualmente è arrivato stamattina.

giovanni caudo marco miccoli

“Ringrazio i sottoscrittori dell’ appello pubblico che nei giorni scorsi mi è stato rivolto. Io ci sono, d’altronde sarebbe fuori di senno tirarsi indietro. Io sono a disposizione di questo progetto per il Municipio III”, ha detto Caudo a Conca d’Oro. L’ex assessore punta ad un sostegno trasversale ed è per questo che ha organizzato l’assemblea di oggi e lanciato un prossimo appuntamento. In vista delle elezioni del 10 giugno, la data delle primarie del centrosinistra per individuare una candidatura unitaria alla presidenza del municipio III è fissata al 28 di aprile, come pure per l’VIII. Tra i presenti all’appuntamento di oggi con Caudo, c’erano a quanto si apprende diversi ex presidenti di municipio del Pd nell’era Marino, qualche consigliere ed ex consigliere regionale, sempre del Pd, e – più a sinistra – Stefano Fassina, Gianluca Peciola, Paolo Cento, oltre a Teresa Petrangolini di Cittadinanzattiva.

Gli endorsement per Caudo in III Municipio

Caudo ha ricevuto tra gli altri l’appoggio di Sabrina Alfonsi, presidente DEM del I Municipio, e Marco Miccoli, ex onorevole orlandiano, ma anche di Marta Bonafoni della Lista Civica per Zingaretti in Regione e della capogruppo della Lista Civica in Campidoglio #RomaTornaRoma Svetlana Celli, ma il resto del partito, che a Roma è riunito intorno al renzianissimo Luciano Nobili, è scattato all’attacco. Prima bollando come “habitué dei salotti romani” i firmatari dell’appello per Caudo – tra i quali ci sono Alberto Asor Rosa, Vittorio Emiliani e Livia Turco – in una nota firmata da Sabrina Cavalcanti e Anna Punzo, componenti dell’assemblea romana dem.

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Poi prendendosela con gli “ex consiglieri del PD” che hanno appoggiato la candidatura di Caudo: “Chi non rispetta i congressi, chi non rispetta gli organismi dirigenti non Sa stare dentro una comunità. Gli ex consiglieri dovrebbero chiedere scusa e iniziare a lavorare per il Partito Democratico e per vincere le elezioni. A volte probabilmente stare troppo lontani dai territori e troppo dentro i palazzi fa male. Noi scegliamo sempre i territori e la città. Siamo per il NOI e mai per l’IO. Molti se lo sono dimenticato ma la musica è cambiata”. Caudo non sembra intenzionato a fare le primarie: questo significa che probabilmente alle prossime elezioni municipali correranno lui e Ilari a sinistra. Indovinate chi rischia tantissimo di non andare al ballottaggio anche stavolta?

Foto copertina da: Facebook

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