Gianni Lemmetti nuovo assessore al bilancio di Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-23

Si è dimesso da responsabile del bilancio e delle partecipate a Livorno, dove era stato indagato per AAMPS. Dovrebbe arrivare ad assumere la stessa delega nella Capitale. A Mazzillo ritirate le deleghe: «Non ne sapevo nulla»

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Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio e alle partecipate del Comune di Livorno, saluta la giunta del sindaco Filippo Nogarin (M5s) per andare ad assumere la stessa delega al Comune di Roma. Lo scrive l’agenzia di stampa ANSA sostenendo che le voci circolavano da qualche tempo, ma stamani c’è stata l’ufficialità data da una comunicazione del presidente del consiglio comunale di Livorno Daniele Esposito, indirizzata ai capigruppo, in cui si annunciava che l’assessore Lemmetti si era dimesso dall’incarico.

Gianni Lemmetti nuovo assessore a Roma?

Gianni Lemmetti era uno degli assessori di maggior spessore della giunta di Filippo Nogarin. È lui che a Livorno ha gestito la delicata questione di Aamps, la partecipata al 100% del Comune che si occupa di igiene ambientale e raccolta di rifiuti, gravata da una pesante situazione finanziaria. Fu proprio Lemmetti, infatti, a caldeggiare l’idea di portare l’azienda sulla strada del concordato preventivo in continuità. Nogarin perde dunque uno dei pezzi più importanti. A Roma Lemmetti ritroverà Luca Lanzalone, l’avvocato genovese che da aprile scorso è alla presidenza della multiutility romana Acea, e che a Livorno è conosciuto per aver lavorato a fianco dell’amministrazione proprio sul concordato preventivo di Aamps.
gianni lemmetti andrea mazzillo
Secondo Il Tirreno, “la sindaca Raggi ha contattato l’assessore della giunta Nogarin. Poi lo stesso Lemmetti lo ha comunicato alla Giunta e, accompagnato dal sindaco, ha dato la notizia ai capigruppo consiliari”. “Martedì 1 agosto – ricostruisce Il Tirreno – l’assessore e il sindaco Filippo Nogarin sono scesi a Roma e nel pomeriggio dell’indomani hanno convocato a Palazzo Civico la maggioranza. Non è un segreto che dietro alcune delle scelte più rilevanti della sindaca Raggi ci sia la mano dell’avvocato genovese Luca Lanzalone (come la nomina dei vertici dell’azienda di rifiuti e le trattative con la Roma sul nuovo stadio). E Lanzalone conosce bene Lemmetti con cui ha lavorato fianco a fianco relativa al concordato di Aamps”. Ma a Roma si cerca anche un nuovo assessore alle partecipate dopo l’addio annunciato di Colomban. Probabilmente Lemmetti assumerà entrambe le deleghe.

Le deleghe ritirate ad Andrea Mazzillo

Intanto il Messaggero scrive che Virginia Raggi ha ritirato le deleghe ad Andrea Mazzillo, che quindi saluta il Campidoglio dopo essersi azzardato a criticare le nomine della Giunta targate Colomban. Di Lemmetti si ricorda che si presentava come “nato a Pietrasanta, residente per anni a Lido. Dopo un po’ di tempo all’estero (Est Europa, Marocco, Lucca) e varie vicissitudini, sono tornato a Viareggio, in Darsena. Di lavori ne svolgo molti, da dottore commercialista, consulente di organizzazione aziendale, titolare di negozio etc. Le mie competenze, se ci sono, verranno fuori poco alla volta” sul forum dei 5 Stelle in Versilia nel 2014.
gianni lemmetti
L’ufficialità, a quanto si apprende, sarebbe già dovuta arrivare per l’ora di pranzo, ma la scelta del sindaco di Roma viene data ormai per certa. I pentastellati attendono la comunicazione ufficiale di Virginia Raggi con un post su Facebook. Solo dopo, sempre sui social, il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, commenterà la notizia e darà conto dell’assessore che sostituirà Lemmetti nell’amministrazione labronica.

Lemmetti cassiere in discoteca

C’è anche un episodio curioso nel suo curriculum: nel 2012 venne assolto dall’accusa di aver intascato 1500 euro dalle casse della discoteca dove lavorava. L’uomo era accusato stato dal titolare del Seven Apples. In aula è emerso che la proprietà della discoteca di Marina di Pietrasanta aveva anche ingaggiato un investigatore privato per controllare Lemmetti. In alcune occasioni al cassiere erano state anche consegnate banconote segnate che a fine serata non erano state restituite. Le immagini riprese da una telecamera installata dal detective non sono riuscite a dimostrare che Lemmetti – che ha sempre detto di aver operato in maniera corretta – avesse intascato i soldi. Un altro punto a favore del cassiere è arrivato quando si è dimostrato che i soldi incassati venivano utilizzati per pagare il personale: le banconote segnate potevano così essere finite in tasca ai dipendenti del locale. Alla fine il giudice Gerardo Boragine, in mancanza di prove, ha assolto l’imputato.
gianni lemmetti indagato m5s
“In realtà fu una causa di lavoro. A quei tempi lavoravo in discoteca per mantenermi agli studi. Mi hanno accusato ingiustamente e io mi sono battuto in ogni modo per dimostrare la mia innocenza che il giudice ha riconosciuto”, spiegò lui successivamente, anche se i tempi – visto che i fatti si riferiscono al 2006 e la laurea è datata 2001 – non tornavano per niente secondo il quotidiano. Nel 2013 Lemmetti si era proposto a V2.Zero, un movimento di Viareggio e Torre del Lago che aveva promosso una raccolta di curriculum per esprimere candidature a sindaco e assessore del comune versiliese. Lemmetti è stato anche indagato a Livorno per l’AAMPS.

Andrea Mazzillo sostituito a sua insaputa

“Non ne so nulla. Nessuna comunicazione mi è stata recapitata”. Questo dice l’assessore capitolino al Bilancio Andrea Mazzillo all’Adnkronos riguardo i rumors su una sua sostituzione da parte di Gianni Lemmetti. “La notizia è apparsa sui media senza che la sindaca, sebbene incontrata ieri per una lunga riunione informale su Atac, mi abbia comunicato nulla – sottolinea Mazzillo – Se corrispondesse al vero, si tratterebbe di un modo inaccettabile e assolutamente inusuale di procedere da parte della Raggi”. “Naturalmente, se così fosse, ne prenderei atto – conclude l’assessore – ma non credo sia così che si trattano le persone”.

Mazzillo era da tempo un dead man walking nell’amministrazione capitolina. Lui arrivò dopo i rifiuti e le nomine cancellate in 48 ore e dopo l’addio di Marcello Minenna all’epoca del Raggio Magico, quando ancora Raffaele Marra non era “uno dei 23mila dipendenti del Campidoglio”. Nessuno voleva sedersi su quella poltrona e lui, il dipendente di Equitalia non ancora commercialista, bevve l’amaro calice. Che nel frattempo deve però essergli piaciuto visto che era tornato a difendere con le unghie e con i denti il posto. Prima in un’intervista all’Avvenire, che ha dimostrato se non altro le sue capacità di ottenere sponsorizzazioni anche al di fuori del giro grillino; e poi con la difesa arrivata dalla Comunità di Sant’Egidio, che per bocca di Paolo Ciani ha fatto sapere che “in lui abbiamo sempre trovato un interlocutore attento e impegnato a trovare soluzioni utili all’intera città e soprattutto agli ultimi”. Mazzillo è finito a processo non solo per la sua polemica con i manager, ma anche per le frasi su ATAC il cui concordato preventivo metterebbe a rischio anche i conti del Comune di Roma: «Ha potuto fare la voce grossa, adesso fare a meno dell’assessore al Bilancio sarebbe un suicidio. E trovarne un altro in tempi così brevi impossibile», scrivevano i giornali. «Scommettiamo che domani concederà anche un’intervista al Manifesto, tanto ha già fatto tutti i giornali italiani?», diceva tagliente e perfido Paolo Ferrara, capogruppo M5S, dell’assessore incontinente ieri pomeriggio dopo l’ennesima giornata di vertici e strategie in Campidoglio..

Leggi sull’argomento: Gianni Lemmetti: perché l’assessore di Nogarin è indagato a Livorno

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