Gerli il giorno dopo: “La mia nomina al Cts non è stata politica. Analizzerò le previsioni sbagliate”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-19

Le risposte alle critiche di ieri: “Ho lavorato con serietà con i più grandi scienziati epidemiologici a modelli predittivi, per questo sono stato scelto. Anche qui sono state scritte delle sciocchezze. Sono veneto e allora dicono che sono leghista. Ho la pochette e allora dicono che sono di centrodestra. Ma io la tessera della Lega non ce l’ho”

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Antonio Gerli, tra i 12 del nuovo Cts, dopo 24 ore di polemiche, ha deciso di rinunciare: “La mia nomina non è stata politica, ma tecnica. E sì, è vero, alcune delle mie previsioni sono sbagliate. Nei prossimi giorni rielaborerò tutto e risponderò sui social”. Questo quanto emerge dall’intervista che Alberto Gerli, ingegnere e membro del Cts per meno di 48 ore, ha rilasciato a Repubblica. Imprenditore veneto, meno di 40 anni, negli ultimi mesi ha deciso di dedicarsi alla pandemia, elaborando grafici e previsioni sull’andamento dei contagi e dei morti che si son sempre rivelati errati. Glielo fa notare Viola Giannoli, giornalista che lo intervista:

Risponderò in un post sui social in maniera precisa a quei 5 o 6 punti che mi vengono contestati. Non uso certo la mia mente per elaborare modelli predittivi, uso strumenti matematici. È incredibile che io sia stato così al centro dell’attenzione in queste ore: non lo merita il Paese e non lo merito io.

Chi ha fatto il nome di Antonio Gerli per il Cts?

Sembra essere un mistero. Perché era stato associato alla Lega: l’uomo che piace all’ala di Salvini, hanno detto in molti. All’ex ministro dell’Interno lo ha chiesto Bruno Vespa a Porta a Porta: “Mai visto e conosciuto, rispondo per chi conosco”. E in effetti è così, ma non perché lui sia leghista. Piace per il suo non troppo cauto ottimismo e il suo “aperturismo”. Domanda chiara: “Ci dica almeno chi l’ha nominata al Cts? Non le farà piacere sentirselo dire, ma ora sembra che tutti fingano di non conoscerla”. Risposta di Gerli:

Ho lavorato con serietà con i più grandi scienziati epidemiologici a modelli predittivi, per questo sono stato scelto. Anche qui sono state scritte delle sciocchezze. Sono veneto e allora dicono che sono leghista. Ho la pochette e allora dicono che sono di centrodestra. Ma io la tessera della Lega non ce l’ho e ci sono pure i comunisti col Rolex.

Il futuro di Antonio Gerli, dopo aver lasciato il Cts in tempi record

Comunque, fermo restando il mistero di chi lo abbia voluto lì tra i 12 del Cts, costui sarà sollevato nell’essere informato del fatto che Gerli desidera continuare a prestare i suo studi e i suoi numeri agli scienziati e alla politica:

Lo confermo. Continuerò con ancora più energia a lavorare, con l’aiuto degli scienziati con cui ho collaborato. Velocemente come è cresciuta, la curva di queste polemiche si appiattirà e a me resterà il ricordo della più grande emozione della vita: la sensazione di poter essere con i miei studi al servizio del mio Paese

 

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