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La preside che mette al suo posto Francesca Donato che svicola sulle mascherine: “Parli del suo programma” | VIDEO
neXtQuotidiano 27/05/2022
L’eurodeputata ex leghista Francesca Donato viene bacchettata dalla preside dell’Istituto Ascione di Palermo mentre attacca l’obbligo di mascherine a scuola
Francesca Donato e la preside dell’istituto che l’aveva invitata a parlare del suo programma da candidata a sindaco di Palermo, Rosaria Inguanta, dibattono sull’uso delle mascherine a scuola. “Sono da sempre contro le norme anticostituzionali – dice l’eurodeputata ex leghista – e l’obbligo vaccinale è anticostituzionale. La legge che lo impone è al vaglio della Corte Costituzionale, ricordo che nelle scuole così come nel mondo della sanità ancora oggi vengono sospese dal lavoro persone sane, guarite dal Covid da oltre 90 giorni, una cosa che non ha alcun fondamento scientifico ed esiste infatti solo nel nostro Paese. Così come l’obbligo di mascherina a scuola”. “Mi scusi se la interrompo – esordisce la preside dell’Istituto Ascione di Borgo Nuovo – noi vogliamo conoscere il suo programma per Palermo”.
La preside che mette al suo posto Francesca Donato che svicola sulle mascherine: “Parli invece del suo programma”
“Sono un eurodeputato non sono abituata ad essere interrotta. Se non le piace quello che sto dicendo mi fermo”, si inalbera Donato. “Se questo fa parte del suo programma continui – ribatte la dirigente scolastica – ma noi siamo abituati a portare la mascherina. Non siamo nel Parlamento europeo”. Gli studenti applaudono alle parole della loro preside. “È molto triste quello che lei sta dicendo – contrattacca Donato – Io rispetto la legge, e la legge più importante in questo Stato è la Costituzione, che dice che non c’è obbligo di mascherina”. “Lei da sindaca farebbe togliere la mascherina? Quello potrebbe essere parlare del programma”, prova a chiedere la preside cercando di riportare il discorso sui giusti binari. “Mi dispiace – dice l’eurodeputata rivolgendosi alla platea di studenti – che voi ragazzi dobbiate stare in una scuola che vi impedisce di ragionare e di manifestare le vostre idee. Se io sarò sindaco non chiuderò mai la spiaggia alle persone che passeggiano all’aperto, non chiederò zone rosse o arancioni perché le terapie intensive sono piene al 20%. Per il resto del mio programma mi occuperò di tutti i temi fondamentali della città: rifiuti, mobilità, sostegno al lavoro”.