La foto dell’americano ammanettato e bendato nelle chat per sbaglio?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-01

Il Messaggero racconta a che punto sono le indagini sulla foto dell’americano ammanettato e bendato finita nelle chat dei carabinieri e da lì sui giornali

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Mentre si infittisce il mistero sulla ricostruzione fornita dai carabinieri della vicenda che ha portato alla morte di Mario Cerciello Rega, Il Messaggero racconta a che punto sono le indagini sulla foto dell’americano ammanettato e bendato finita nelle chat dei carabinieri e da lì sui giornali:

La procura di piazzale Clodio indaga su due fronti: su chi ha effettuato la foto e su quelli che la hanno fatta circolare. In realtà, il sospetto dei magistrati è che l’immagine non dovesse finire sui telefoni di persone estranee all’Arma, ma che dovesse rimanere custodita come “prova” di un metodo investigativo illegittimo, qualcosa da poter usare in un secondo momento e se il caso lo avesse richiesto.

Dopo le ultime rivelazioni sulla morte di Stefano Cucchi, all’interno di via In Selci il clima non è molto disteso. È come se si fossero creati degli schieramenti tra chi ha condiviso il comportamento del comandante del reparto che ha collaborato con i magistrati per fare chiarezza, e chi invece avrebbe voluto che la verità non venisse mai fuori. Il risultato è che l’effetto della diffusione della foto “incriminata” ha avuto come conseguenza una diffidenza diffusa.

foto natale hjorth bendato carabiniere 1

La caserma è ora “blindatissima” e off limits anche ai colleghi che arrivano da altri reparti dell’Arma. La ragione è chiara: la procura di piazzale Clodio sta analizzando tutti i tabulati delle persone che potrebbero essere state presenti in caserma nel giorno dell’arresto dei ragazzi. E dunque, il clima è di sospetto generale.

Inoltre, un fascicolo sulla vicenda è stato aperto anche dal procuratore militare Antonio Sabino, che vuole accertare se sia stato commesso il reato relativo all’art.1 27 del Codice penale militare di pace (Divulgazione di notizie segrete o riservate) con riferimento esclusivamente alla diffusione della foto di Natale Hjorth bendato.

Un«atto che doveva essere rappresentato alle autorità competenti e  non certo divulgato sui social», ha spiegato Sabino. Tutto il resto della vicenda è di competenza dell’autorità giudiziaria ordinaria.

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