Foodora, accolto il ricorso dell’ex rider

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-11

In primo grado, lo scorso giugno, le istanze erano state integralmente respinte. I giudici hanno sancito il diritto dei ricorrenti ad avere una somma calcolata sulla retribuzione

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La Corte d’Appello di Torino ha accolto per una parte sostanziale il ricorso di cinque ex rider di Foodora che chiedevano il riconoscimento della subordinazione del rapporto di lavoro. In primo grado, lo scorso giugno, le istanze erano state integralmente respinte. I giudici hanno sancito il diritto dei ricorrenti ad avere una somma calcolata sulla retribuzione stabilita per dipendenti del contratto collettivo logistica-trasporto merci.

Foodora, accolto il ricorso dell’ex rider

“Questa azienda – ha detto in aula uno dei loro legali, l’avvocato Sergio Bonetto – è riuscita nell’impresa di costruire un meccanismo tale per cui questi fattorini venivano pagati meno di quello che, all’epoca, era la metà del corrispettivo di un voucher per lavoro occasionale. Una miseria”. “Sulla carta – ha aggiunto – la gestione dei collaboratori da parte di Foodora era leggerissima e deregolata. Nella pratica era piena di obblighi”.

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Di tenore opposto sono stati gli interventi dei legali dell’azienda: “Si trattava di prestazioni a intermittenza che non possono essere ricondotte nella disciplina del lavoro subordinato. In azienda, peraltro, operavano dei fattorini impiegati in questa forma; e ad alcuni dei ricorrenti erano stati proposti dei contratti analoghi”. All’ingresso del Palazzo di Giustizia si è formato un presidio di solidarietà con i lavoratori.

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