Fondi zona rossa e il mercato ortofrutticolo aperto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-21

Per le vie del centro, da corso Appio Claudio a piazza del Duomo, adesso non passa nessuno. Ma il MOF resta aperto. Anche se, spiega il responsabile, la filiera alimentare potrebbe rallentare. Mettendo in difficoltà Roma

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La città di Fondi in provincia di Latina è stata dichiarata zona rossa dalla Regione Lazio ieri perché si è registrato un aumento dei casi di positività al Coronavirus SARS-COV-2 tra i partecipanti, tutti anziani, a un festeggiamento per il Carnevale: adesso sono 40 i casi di COVID-19. Per quanto riguarda il Comune di Fondi entrano in vigore il divieto di allontanamento e di accesso al territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici, la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i residenti, la sospensione delle attività lavorative per le imprese. Sono invece consentite le attività necessarie esclusivamente a garantire l’allevamento degli animali e le attività non prorogabili perché connesse al ciclo biologico di piante e animali. Sono infine permesse le attività del Mercato ortofrutticolo di Fondi.

Fondi zona rossa e il mercato ortofrutticolo aperto

Ed è proprio qui il problema. Il Centro Agroalimentare all’Ingrosso di Fondi è un centro di ridistribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi tra i più grandi d’Europa. Nel mercato convergono produzioni ortofrutticole per circa 1,1 miliardi di kg, in prevalenza ortaggi ma anche frutta e agrumi.  Il mercato, a cui contribuiscono oltre 4 mila imprese agroalimentari, soddisfa il fabbisogno annuale di frutta e verdura di oltre 4 milioni di italiani, a partire dai residenti nella Capitale. Il Mof è partecipato al 49% dal consorzio di produttori privati e dal 51% è pubblico, di cui il 7% è del Comune, il 15% della Camera di Commercio di Latina e il 29% della Regione Lazio. Il mercato dà lavoro a 6 mila famiglie, vanta un fatturato che oscilla da 800 milioni a un miliardo all’anno. Il Fatto Quotidiano punta il dito sul senatore di Forza Italia Claudio Fazzone:

Il senatore pesa: in zona vanta un sindaco appena diventato eurodeputato, Salvatore De Meo, il suo reggente Beniamino Maschietto, e un consigliere regionale, Pino Simeone. Vorrebbe evitare i provvedimenti estremi, ma sa che la situazione è arrivata al limite. Soprattutto vuole tenere il Mof aperto. La Regione chiede la zona rossa, tra le possibilità sul tavolo c’è anche la chiusura del mercato, e nella cabina di regia a cui partecipano delegati dell’Istituto superiore di sanità si cerca la mediazione. La mossa da volpe della politica arriva con la decisione di chiudere già presa, quando manca qualche ora prima che venga data la notizia.

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Fazzone consegna alle agenzie un comunicato in cui spiega di aver “lanciato una richiesta di potenziare l’attività sanitaria ospedaliera, a partire dai 4 letti della terapia intensiva da destinare ai pazienti Covid-19, ho auspicato un rafforzamento del pronto soccorso oltre ad un adeguamento del personale medico ed infermieristico. Ho invece dovuto riscontrare un sostanziale menefreghismo da parte di chi avrebbe dovuto aiutare la città di Fondi”.

Ma la filiera alimentare potrebbe rallentare

Il Corriere della Sera Roma invece spiega che la filiera alimentare potrebbe comunque finire per rallentare, con tutte le conseguenze del caso per Roma e per il resto d’Italia:

«L’ordinanza della Regione garantisce l’operatività della filiera, ma è probabile che una ulteriore flessione si possa generare», dice Roberto Sepe, direttore del Mof, mercato ortofrutticolo tra i più grandi d’Europa che smista frutta e verdura dal Sud del Paese rifornendo anche la Capitale. La difficoltà a rifornire mercati e supermercati di Roma potrebbe essere uno degli effetti collegati alla decisione, inevitabile, di blindare Fondi per farla diventare «zona rossa».

comune di fondi zona rossa coronavirus 1

«I nostri prodotti sono garantiti, a maggior ragione oggi che ci sono ulteriori controlli – spiega Sepe-. Ma, fosse anche solo per una questione di tempi, una contrazione rispetto a quella già indotta dalle misure del governo, è possibile». E a risentirne sarebbero soprattutto i cittadini di Fondi. Tantissimi lavorano per il Mof o nel suo indotto, molti gestiscono proprio bachi nei mercati romani. Ma al momento sono chiusi in casa,come tutti dopo lo scoppio del caso che ha reso Fondi «la nuova Codogno».

Per le vie del centro, da corso Appio Claudio a piazza del Duomo, adesso non passa nessuno.

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