Flat tax, tutti i conti su chi paga di più e di meno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-14

Scompaiono gli esorbitanti costi di partenza che derivavano dagli annunci leghisti:  il saldo dell’operazione, al momento, non è superiore a 10-12 miliardi

article-post

La proposta della Lega sulla flat tax, che Salvini spacciava per pronta fino a poco tempo fa, in realtà è soltanto una bozza. Ma, spiega oggi Alberto Gentili sul Messaggero, non ha nemmeno gli esorbitanti costi di partenza che derivavano dagli annunci leghisti:  il saldo dell’operazione, al momento, non è superiore a 10-12 miliardi. Massimo Garavaglia è il dominus dell’operazione per la Lega. E  scorrendo i calcoli, le tabelle e le simulazioni del viceministro all’Economia, la prima cosa che salta agli occhi è una frenata: la tassa piatta non arriverà, come più volte annunciato dal leader del Carroccio, a 65mila euro di reddito familiare. Si fermerà invece a 55mila euro per famiglia, con la possibilità (ancora tutta da verificare) di ulteriori tagli fiscali in ragione del numero dei figli.

flat tax
Irpef: quanto pagano gli italiani (Il Messaggero, 14 giugno 2019)

C’è poi un’ulteriore novità. Sopra la soglia di 55 mila euro, e questa volta per singolo reddito Irpef, evapora il sogno di Salvini della flat tax al 20%: troppo onerosa, praticamente impossibile, considerata anche la necessità di accantonare 23 miliardi con cui non far scattare l’aumento dell’Iva il prossimo anno. Così Garavaglia si sta orientando ad accorpare gli attuali scaglioni Irpef (38% per i redditi da 28mila a 55mila euro, 41% per quelli tra 55mila e 75mila euro e 43% per gli stipendi più alti), puntando se i conti lo consentiranno – ad applicare a tutti i redditi sopra i 55mila euro lo scaglione del 38%.

Per quanto riguarda le coperture, si parla della rimodulazione delle detrazioni e delle deduzioni fiscali considerate inefficaci o inutili: tra le ipotesi allo studio c’è il taglio degli “sconti fiscali” per i redditi più alti, salvaguardando comunque le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie o per la riqualificazione energetica degli edifici e quella per i mutui prima casa. L’obiettivo: risparmiare 4-5 miliardi.

Leggi anche: Quanto ci rubano gli evasori

Potrebbe interessarti anche