Politica

Il Fatto e i fake di Calenda su Twitter

neXtQuotidiano 21/08/2020

Oggi Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Giacomo Salvini accusa Carlo Calenda di usare account fittizi per rilanciare i suoi tweet su Twitter: visto che essere famosi su Twitter equivale a essere ricchi a Monopoli, la speranza è che l’europarlamentare abbia almeno usato soldi suoi

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Oggi Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Giacomo Salvini accusa Carlo Calenda di usare account fittizi per rilanciare i suoi tweet su Twitter: visto che essere famosi su Twitter equivale a essere ricchi a Monopoli, la speranza è che l’europarlamentare abbia almeno usato soldi suoi:

SECONDO I DATI della Libreria Inserzioni di Facebook, Calenda fino a oggi ha speso già 65 mila euro per la sua propaganda social – terzo dopo Salvini con 259 mila euro e Renzi con 178 mila – mentre su Twitter “Azione”può contare su una rete di account fittizi con l’unico scopo di fare da megafono ai messaggi del leader. Sono le cosiddette “botnet ”: una “fl o tt a ” di account provenienti dall’Est Europa e Asia (soprattutto India, Bangladesh e Pakistan) vecchi di oltre dieci anni per non creare sospetti che siano “fake ” e, nel caso di quelli vicini ad “Azione”, anche validati  telefonicamente (Phone Verified Accounts), ovvero account per  cui è già stata fatta la validazione telefonica garantendo una maggiore longevità in caso di verifiche delle piattaforme social. Questi account, che possono essere acquistati anche sul deep web, costano dai pochi dollari per quegli appena creati a 20-30 dollari per i più datati (e quindi più sicuri). Poi basta configurarli con un software per automatizzarli insieme e poi utilizzare uno stesso “Proxy server” per dare loro un profilo anonimo senza rischiare di essere “bann at i ” da Twitter. Poi il gioco è fatto.

calenda fake twitter

Il Fatto Quotidiano ha analizzato almeno 15 account vicini a Calenda, molti dei quali con un’alta incidenza di follower stranieri, che agiscono solo per fare propaganda al leader e ad “Azione”: ci sono quelli – come @Andrea_Azione, @lallettapapa e @pas0220 – che non hanno mai prodotto un proprio cinguettio mentre si prodigano con migliaia di “mi piace” e “re tweet ”ai post di Calenda su qualunque cosa (dagli insulti contro Arcuri e Azzolina ai comizi del capo fino alla propaganda per il referendum di settembre contro il taglio dei parlamentari) e quelli che, dopo essere stati dormienti per anni, “vivono” del proprio leader come @ljetzan o @8bullNicco. Una macchina che serve solo a rilanciare il messaggio di “Azione”. Chissà se la “bestiolina” servirà a Calenda a superare la soglia di sbarramento.

Uno degli account citati nell’articolo, @Andrea_Azione, ha però in effetti prodotto molte replies, che si possono trovare sulla sua timeline. Vale o no per essere definito bot? Calenda ha risposto al Fatto su Facebook:

Caro Marco Travaglio non ho mai querelato un giornale e non querelerò voi oggi. Ma scrivere un articolo in cui si parla di “Bestiolina” per 15 bot fatti da chissà chi è pura cialtroneria. Io o Azione  non abbiamo mai creato o fatto creare profili falsi. Non ne abbiamo bisogno.

calenda fatto

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