La faccia di Borghi quando Gualtieri gli mostra lo spread con i gialloverdi al governo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-12

“Questo è l’andamento con i governi di centrosinistra, intorno a 150 punti base, questo è l’andamento con il governo di cui avete fatto parte voi, il grafico parla da sé, e questo è il Conte 2 – ha detto – i dati hanno una loro oggettività”

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Una tabella dello spread, presa dal testo dell’intervento del ministro dell’Economia durante un’audizione parlamentare. Con l’indicazione, rivolta al presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, l’euroscettico Claudio Borghi, di quale fosse lo spread durante i governi di centro-sinistra, di come fosse aumentato col governo gialloverde, per poi ripiegare con il ‘Conte 2‘.

La faccia di Borghi quando Gualtieri gli mostra l’andamento dello spread con i gialloverdi al governo

Protagonista il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che così ha replicato alle domande di Borghi durante un’audizione congiunta delle Commissioni di Bilancio riunite: “Con il governo di centro-sinistra lo spread era attorno a 150, questo era con voi, questo con il governo di cui faccio parte”. Borghi, poco prima, aveva notato un tasso del Btp decennale “raddoppiato” per concludere che “forse non siete così virtuosi”.

BORGHI GUALTIERI SPREAD 1
Foto di Luigi Marattin su Twitter

Gualtieri, nella sessione di risposta alle domande dei parlamentari, in particolare dei leghisti Claudio Borghi e Alberto Bagnai, ha mostrato un grafico con l’andamento dello spread negli ultimi anni: “Questo è l’andamento con i governi di centrosinistra, intorno a 150 punti base, questo è l’andamento con il governo di cui avete fatto parte voi, il grafico parla da sé, e questo è il Conte 2 – ha detto – i dati hanno una loro oggettività”. Gualtieri ha insistito che “quanto più il dibattito non perderà di vista il fatto che il Paese può migliorare le misure e discuterle e rafforzare la qualità della Manovra, ma che è bene mantenere i saldi e quindi il percorso di stabilità e sostenibilità della finanza pubblica, quanto più dal punto di vista dei mercati, al netto delle vicende congiunturali che hanno altre ragioni tra cui il riavvicinamento Usa-Cina che ha aumentato i tassi come risposta di fiducia, con un effetto contro-intuitivo, al di là di questo, tanto più non verrà smarrita la consapevolezza della portata delle sfide del Paese, tanto più il dividendo di credibilità sarà superiore in futuro, quanto più le stime potranno essere incrementate”, ha detto.

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