Eurovision 2022: il pagellone di Iacopo Melio della seconda serata

di Iacopo Melio

Pubblicato il 2022-05-13

Da Laura Pausini ad Achille Lauro, i top e flop di ieri sera all’Eurovision Song Contest in scena in questi giorni a Torino

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Anche la seconda semifinale degli Eurovision Song Contest 2022 è giunta al termine, facendo esibire gli ultimi diciotto artisti rimasti in gara. Prima di passare al pagellino di Next Quotidiano, tra top e flop, è doveroso partire dall’introduzione di Alessandro Cattelan che, dal backstage, si è portato fin sul palco durante il conto alla rovescia che ha sancito l’inizio della manifestazione, e lo ha fatto con un balletto che ha dimostrato ancora una volta quanto sia bravo come intrattenitore, a suo agio anche in mezzo a situazioni più complesse. La conferma che per quanto primaria la posizione a xFactor gli stava un po’ stretta. Ma adesso passiamo alle esibizioni…

Eurovision 2022: il pagellone di Iacopo Melio della seconda serata

I TRE TOP:

– SVEZIA = Voce graffiante, emotivamente coinvolgente, moderna e d’altri tempi nello stesso momento: “Hold me closer” riesce a trascinarci come colonna sonora in un film che rende inutile ogni forma di scenografia, balletto o cornice ulteriore… C’è lei, Cornelia Jakobs in mezzo al palco, al massimo della sua espressione, e questo basta. [VOTO al primo ascolto 8,5]

– AUSTRALIA = Qualcuno la definisce l’imbucata della festa (ricordiamo che non partecipano all’ESC solo i Paesi europei, ma tutti quelli le cui TV pubbliche sono associate all’European Broadcasting Union, mentre nel caso dell’Australia si tratta di un invito specifico valido dal 2015 fino al 2023, dovuto al suo forte interesse verso la manifestazione da sempre trasmessa dalla loro TV), ma poco importa. Sheldon Riley ha dimostrato un’estensione pazzesca, caratterizzando la sua performance con un pathos commovente, non solo cantando ma soprattutto interpretando “Not the same”, parola dopo parola, gesto dopo gesto. Una voce che è un piccolo diamante, come quelli che lo cospargono. [VOTO al primo ascolto 8+]

– POLONIA = Ok, lo ammetto, questo è stato un testa a testa con l’estone Stefan, che con “Hope” ha giocato al country texano misto Indiana Jones, facendo incendiare gli ormoni a un bel po’ di gente (non a caso è stato eletto “uomo più sexy del 2020”), ma il vincitore di The Voice Polonia, Ochman, con la sua “River” ha rinfrescato tutte e tutti piazzandosi una spanna sopra: elegante e raffinato, senza eccentricità nel look, accompagnato da una voce bella e potente anche nel falsetto, avvolgendo l’Arena di un romanticismo quasi drammatico che ha saputo indossare proprio bene (e pure Malgioglio approved!). [VOTO al primo ascolto 7+]

I TRE FLOP:

– SERBIA = Partiamo dal presupposto che di Marina Abramovic la Serbia ce ne ha già regalata una, ed è impossibile replicarla anche dalle sue e dai suoi connazionali: Konstrakta porta “In corpore sano”, una performance teatrale così salutare che, unita alla musica inquietante e al ritornello ansiogeno, dovrebbe venire presto utilizzata per spaventare il Covid, sono certo lo contrasterebbe al punto da farci uscire più in fretta dalla pandemia. Incompresa. Forse “troppo”?

– GEORGIA = Willy Wonka e gli Umpa Lumpa sul palco dell’ESC grazie ai performer della Georgia Circus Mircus con “Lock me in”. Per carità, pure loro un certo senso dovranno pur averlo, solo che per adesso non sono riuscito a trovarlo. Però che trip, “Porca vacca!” (Cit.)

– CIPRO: Niente da fare per Andromache, con il brano “Ela” che parte (se così si può dire) soltanto dopo ben due minuti… Mantenendo comunque un piattume costante: una lagna simil arabeggiante, con imprecisioni annesse. E anche le luci, il balletto e la scenografia non fanno altro che alimentare la “tristezza” di una performance già di per sé anonima.

MENZIONE SPECIALE ALLA FINLANDIA = Le luci si accendono, i Rasmus appaiono circondati da palloni e palloncini richiamando il pagliaccio IT, ed è subito 2003 con “In the shadows”: grazie, grazie, grazie! Ritrovarli attivi dopo 20 anni, sulla soglia dei miei 30, mi ha restituito una dose di adolescenza emo che proprio mi ci voleva! E con “Jezebel” arrivano pure in finale, bene così. [VOTO 7]

MENZIONE SPECIALE A LAURA PAUSINI E MIKA = Il loro “People have the power” ha fatto letteralmente alzare il Pala, con un arrangiamento semplice ma efficace eseguito dai ragazzi del conservatorio di Torino: un momento davvero bello, intimo ma anche collettivo, in grado di far sentire chiunque parte della canzone trasmettendo positive vibes. [VOTO 8]

PS: Lo so, pensavate mi fossi scordato di Achille Lauro… E invece no, solo che, mèh. Ecco, sì, “mèh”. Chi mi conosce sa che l’ho difeso anche quando aveva tutti contro, a dire che l’originalità delle sue performance da copertina glamour non era farina del suo sacco, perché in fondo cosa importava? Ciò che contava, per me, era che scuotesse palchi e pubblici come quello di Sanremo, scrollandogli di dosso polvere e perbenismo… E pazienza se ci faceva vedere cose già viste generazioni fa, spacciate però per nuove. Ma adesso, cosa ne è rimasto? Le briciole. Una canzone che non dice niente; i suoi gridolini e frasette come “ommioddio” sessualizzati che ormai sono seducenti come Malgioglio quando si asciuga i capelli con il turbante in testa; l’ennesimo bacio a Boss Doms che, in tutta franchezza, se la prima volta rappresentava “la rottura” necessaria di un sistema tossico eteronormato, adesso non fa che assuefare pericolosamente il pubblico scambiando giuste lotte con delle vuote provocazioni meccaniche; come meccanico è stato il toro paillettato al pari di uno dei suoi vestiti semi-trasparente, per i quali c’è più interesse delle canzoni stesse. Una performance che poteva essere molto più “indirizzata”, pescando da canzoni molto più significative, e meno caotica, meno casuale. Lauro doveva essere lì per portare la sua arte, invece ha portato la sua presenza ricoperta da luci abbaglianti e quintali di polvere da sparo. Bravo e bello, invece, Boss Doms: l’assolo sdraiato con il fuoco d’artificio anche alla chitarra è stato vero petting. [VOTO rimandato a Settembre]

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