Coronavirus: l’esodo verso la Sicilia nonostante il divieto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-23

Ieri notte dalla Calabria sono sbarcati a Messina molti siciliani che tornavano nell’isola nonostante il divieto del governo. Musumeci: «La maggior parte non aveva alcuna motivazione valida per rientrare. Solo alcuni avevano l’autocertificazione compilata per comprovati motivi di lavoro. La maggior parte di questi passeggeri, nelle prossime ore, sarà denunciata per mancato rispetto del Dpcm anti-Coronavirus»

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Ieri nel pomeriggio i ministro Speranza e Lamorgese hanno varato un’ordinanza di divieto di spostamento dal comune in cui ci si trova per evitare un altro esodo dal Nord verso il Sud in concomitanza con la chiusura delle fabbriche. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha poi ribadito il divieto nel DPCM 22 marzo 2020.

Coronavirus: l’esodo verso la Sicilia nonostante il divieto

Ciò nonostante l’esodo è partito lo stesso. Il governatore della Sicilia Nello Musumeci ha scritto su Facebook: “Mi segnalano appena adesso che a #Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”

esodo calabria sicilia

Ieri sera quindici persone giunte alla stazione di Paola (Cosenza) con un Frecciabianca proveniente da Roma. La maggior parte non aveva alcuna motivazione valida per rientrare. Solo alcuni avevano l’autocertificazione compilata per comprovati motivi di lavoro. La maggior parte di questi passeggeri, nelle prossime ore, sarà denunciata per mancato rispetto del Dpcm anti-coronavirus. Tutti sono stati messi al corrente dell’ordinanza emessa dal presidente della Regione Calabria Jole Santelli che prevede, “con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni”. Su Twitter altri hanno segnalato l’esodo dalla Calabria alla Sicilia:

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In Sicilia per effetto delle ordinanze di Musumeci tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, a eccezione di farmacie di turno ed edicole, chiusi la domenica. Si potrà uscire una sola volta al giorno per gli acquisti essenziali, a eccezione dei farmaci.

La Calabria chiude i confini

Dopo le nuove ordinanze, anche da parte di governatori del Nord, che prevedono ulteriori restrizioni, la Calabria ha immediatamente deciso di chiudere i confini. “Ho appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile prossimo, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale”, ha detto la scorsa notte Santelli. “Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative, legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni”.

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Da domenica mattina, quindi, sono scattati i controlli sulle strade statali (106 e 18 in particolare), comunali e provinciali, l’autostrada A2, le ferrovie, gli aeroporti, le autolinee dei bus, i traghetti a Villa San Giovanni e Reggio Calabria e le rotte da Salerno, Genova e gli altri porti in Sicilia e in particolare a Messina. “Il mio e’ un provvedimento tampone” – ha spiegato la governatrice, esponente di Forza Italia – perche’ “i casi positivita’ al Covid-19 in Calabria sono quasi tutti rintracciabili in contatti con le zone particolarmente esposte al contagio”. Santelli, inoltre, ha rivolto un appello ai calabresi che vivono e lavorano “fuori dalla Calabria, sia al Nord, sia in paesi come Spagna e Francia: chiedo loro di non spostarsi. Capisco che e’ difficile rimanere lontani dalle proprie famiglie, capisco che ci sono genitori che vogliono i figli accanto a loro, ma bisogna tenere conto che e’ altamente pericoloso”.

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