L’errore del pronto soccorso di Tor Vergata sul poliziotto con il Coronavirus mandato a casa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-03

Al Policlinico Tor Vergata l’uomo è stato accolto nel tardo pomeriggio in codice verde al pronto soccorso ed è rimasto a dormire su una barella. Non è scattata la procedura nonostante il contatto con lo Spallanzani

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Al Policlinico Tor Vergata di Roma sono stati messi in quarantena domiciliare sei fra medici e infermieri e sono state richiamate 98 persone – di cui 15 con i sintomi dell ’infezione da Covid-19 – fra quelle che hanno frequentato il reparto di primo intervento del nosocomio alla periferia est della Capitale, il 26 e il 27 febbraio scorsi. Un caso che ricorda da vicino quello dell’ospedale di Codogno, dal quale è partita l’emergenza lombarda. Cosa è successo quella notte? È successo che un poliziotto poi risultato positivo al Coronavirus ha passato la notte al Pronto Soccorso e potrebbe aver contagiato chiunque. Racconta oggi Il Fatto Quotidiano:

L’agente, impiegato presso il commissariato di Spinaceto, ha accusato i primi sintomi “influenzali” martedì 25 febbraio, quando si è messo in malattia. Vista la febbre alta, il giorno successivo è andato all’ospedale Sant’Anna di Pomezia, dove è stato invitato a recarsi in strutture “meglio attrezzate”. Qui la decisione di andare al Policlinico Tor Vergata, dove l’uomo è stato accolto nel tardo pomeriggio in codice verde al pronto soccorso e, a quanto si apprende, è rimasto a dormire su una barella.

Le disposizioni del ministero della Salute, in realtà, per il Centro Italia indicano chiaramente di far riferimento all’ospedale “Lazzaro Spallanzani”di Roma, dove viene attivata la profilassi per il Covid-19. Ma qualcosa è andato storto. “Ci siamo subito messi in contatto con lo Spallanzani – spiega al Fatto il professor Massimo Andreoni, direttore della Uoc di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata –ma loro ci hanno detto che non c’era la sintomatologia e che non gli avrebbero fatto il tampone”. Così il 53enne il giorno successivo è stato dimesso pur essendogli stata diagnosticata una leggera polmonite.

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Coronavirus: i focolai in Italia (La Stampa, 3 marzo 2020)

Sabato l’uomo si è recato al pronto soccorso del Gemelli dove invece la procedura è scattata correttamente ed è stato portato allo Spallanzani. Sono risultati positivi al test del tampone anche la moglie del poliziotto e i due figli di 20 e 17 anni.

Ieri pomeriggio a Tor Vergata è scattata la procedura d’emergenza. Un intero piano è stato chiuso e sono state avviate le procedure di disinfezione, con la distribuzione di occhialini e mascherine. Due medici e quattro infermieri venuti a contatto con il poliziotto sono stati messi in quarantena domiciliare precauzionale. Insieme a loro, un agente di polizia e due operatori della vigilanza in servizio presso l’ospedale. Inoltre, in serata il servizio regionale per l’epidemiologia ha comunicato di aver fatto richiamare 98 persone fra quelle che potrebbero essere entrate in contatto con l’uomo, fra cui 15 che risultano sintomatici.

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