La deputata M5S che rifiuta di essere presente alla Camera quando interverrà Zelensky

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-18

Enrica Segneri ha annunciato la sua assenza in Aula il 22 marzo, quando ci sarà il collegamento con il Presidente ucraino

article-post

Non ci sarà il tutto esaurito a Montecitorio per partecipare all’intervento in collegamento di Volodymyr Zelensky. Non tanto per le restrizioni anti-Covid, ma per una decisione personale presa da una deputata del MoVimento 5 Stelle. Martedì 22 marzo, infatti, alla Camera è previsto l’intervento del Presidente ucraino (come già accaduto con il Parlamento britannico, il Congresso USA e il Bundestag tedesca) davanti ai parlamentari italiani di Camera e Senato riuniti. Ma c’è chi dice no, come Enrica Segneri.

Enrica Segneri, la deputata M5S che diserta la Camera per Zelensky

La deputata pentastellata ha spiegato ad AdnKronos le ragioni di questo suo rifiuto. Ha sottolineato la sua grande vicinanza al popolo ucraino e al lavoro sul fronte del Presidente Zelensky. Ma c’è una richiesta che farà sicuramente – come già accaduto nelle precedenti occasioni – e a cui Enrica Segneri non potrà proprio applaudire.

“Io sicuramente non sarò presente, ma non per protesta o mancanza di rispetto. Anzi, il contrario. È proprio perché ho rispetto per la sua battaglia che non potrò essere presente, perché nel momento in cui chiederà, come ha fatto del resto in tutti gli altri Parlamenti in cui è intervenuto, l’istituzione della no fly zone, io non potrò alzarmi in piedi e battergli le mani, non condividendo la sua richiesta. Mi dispiace, ma nonostante le buone intenzioni che, probabilmente, animano questo incontro, continuo a non ritenerlo opportuno”.

Per questo motivo, la deputata pentastellata non sarà in Aula il prossimo 22 marzo, giorno dell’intervento di Zelensky. Non a caso, infatti, nei giorni scorsi lei e il suo collega (anche di partito) Gabriele Lorenzoni hanno votato contro il decreto per inviare aiuti umanitari e militari all’Ucraina. Secondo la parlamentare pentastellata, dunque, un conto è sostenere il popolo ucraino, un altro è aderire a piani militari che comporterebbero un intervento dei mezzi della Nato per presidiare i cieli ucraini.

Potrebbe interessarti anche