Zelensky, il discorso in cui evoca Churchill e la standing ovation del parlamento britannico | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-09

Il discorso di Volodymyr Zelensky al Parlamento britannico: “Non vogliamo perdere quello che è nostro, non vogliamo perdere il nostro Paese”

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si collega in diretta con la Camera dei Comuni del Parlamento britannico per tenere un discorso alla nazione, ed evoca il famoso “combatteremo sulle spiagge” di Churchill: “L’Ucraina continuerà a combattere per la nostra terra, a qualunque costo. Combatteremo nelle foreste, nei campi, sulle coste e nelle strade. Non vogliamo perdere quello che è nostro, non vogliamo perdere il nostro Paese”. Applausi e commozione tra i membri del parlamento. Zelensky ha poi lodato ”i nostri eroici soldati che hanno continuato a combattere quando i russi ci dicevano di deporre le armi”. ”Le perdite – ha aggiunto – tra le vite umane, nelle forze russe, hanno superato le diecimila unità, e ci sono anche dei generali”. In Ucraina invece ”più di 50 bambini sono stati uccisi” dall’inizio dell’aggressione, lo scorso 24 febbraio. Una bambina di sei anni è morta a Mariupol per disidratazione “perché i russi non danno cibo e acqua”. “Questi sono i bambini che avrebbero potuto vivere, ma loro ce li hanno portati via”.

Zelensky, il discorso in cui evoca Churchill e la standing ovation del parlamento britannico | VIDEO

Poi Zelensky ha invitato il Regno Unito a “riconoscere la Russia come uno stato terrorista”: “Chiediamo il vostro aiuto, l’aiuto dei paesi civili. Siamo grati per l’aiuto, ti sono grato, Boris”. A queste parole è seguito un lungo applauso, prima della risposta del primo ministro: “Mettiamo da parte le nostre differenze politiche. I britannici e i loro alleati sono determinati a proseguire su questa strada, e adottare tutti i mezzi possibili, diplomatici, economici, umanitari. Noi e gli alleati dobbiamo unirci e fare pressione sulla Russia, dobbiamo continuare a fornire armi a Kiev, dobbiamo aumentare le sanzioni attorno a Putin e quindi interromperemo l’import di petrolio russo, useremo qualsiasi metodo fino a che Putin non avrà fallito la sua impresa e l’Ucraina non sarà di nuovo un Paese libero”. Nel Regno Unito però vengono ancora richiesti i visti ai profughi che scappano dalle bombe di Putin, mentre l’Unione europea li ha aboliti in blocco.

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