Emapalumab, Anakinra e Sarilumab: le nuove sperimentazioni sui farmaci per il Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-28

Ieri l’Aifa ha autorizzato tre nuove sperimentazioni cliniche su farmaci per il trattamento della malattia Covid-19. Si tratta di uno studio su due farmaci biologici (emapalumab e anakinra), uno su un farmaco già in uso per l’artrite reumatoide (sarilumab) ed uno studio con il farmaco tocilizumab

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Il Fatto Quotidiano segnala oggi che oltre all’ok alla prescrizione dei farmaci anti-AIDS per il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, l’AIFA ha autorizzato tre nuove sperimentazioni cliniche su farmaci per il trattamento della malattia:

In attesa del vaccino, al quale si lavora in vari Paesi su 44 diversi progetti, lo sforzo è quello di aumentare le armi terapeutiche da utilizzare contro il nuovo coronavirus SarsCov2. Al momento, alcuni farmaci già utilizzati per altre patologie hanno dimostrato di essere efficaci:è il caso di alcuni medicinali antimalarici ed anti-Aids, per i quali è giunta ieri l’autorizza zione che li rende a totale carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn).Ma ai nastri di partenza sono anche varie sperimentazioni su nuove molecole.

Ieri l’Aifa ha autorizzato tre nuove sperimentazioni cliniche su farmaci per il trattamento della malattia Covid-19. Si tratta di uno studio su due farmaci biologici (emapalumab e anakinra), uno su un farmaco già in uso per l’artrite reumatoide (sarilumab) ed uno studio con il farmaco tocilizumab, anch’esso in uso per l’artrite, in casi precoci e gravi. Già utilizzati
in Cina per il trattamento dell’infezione da Covid-19, sono stati intanto autorizzati anche in Italia con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale i farmaci antimalarici a base di clorochina e idrossiclorochina. Una speranza potrebbe arrivare anche dal plasma dei pazienti guariti, approccio utilizzato in Cina: un progetto di ricerca tra Toscana Life Sciences e Spallanzani clonerà gli anticorpi da pazienti convalescenti per sviluppare cura e vaccino.

kevzara sarilumab coronavirus 1

L’Australia ha intanto avviato uno studio su un vaccino per la tubercolosi mentre ci vorrà tempo per sapere se il “miracoloso” (è ironico) Avigan funziona. Da ieri gli antimalarici a base clorochina e idrossiclorochina sono a totale carico del Servizio sanitario nazionale per i pazienti Covid. E sono state autorizzate a carico del Ssn anche le combinazioni di farmaci anti-Aids. Intanto l’Oms raffredda le speranze sul vaccino: «Ci vorranno almeno 12-18 mesi».

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