Eleonora di Borgo Pio: tutta la storia della donna fermata perché contestava Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-13

La vicenda della donna che ha urlato “Buffone” a Salvini e si è ritrovata al commissariato di polizia

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Lei si chiama Eleonora, ha 59 anni e la conoscono tutti a Borgo Pio, centro di Roma, all’ombra della cupola di San Pietro. Venerdì scorso mentre il ministro leghista si accingeva ad entrare nell’aula congressi della Lumsa, in via di Porta Castello, per partecipare al convegno “La trappola delle sette” (magico esoteriche , pseudo-religiose”), ha urlato “Buffone, Buffone” a Salvini. Ed è stata portata in questura perché alcuni agenti di polizia l’hanno avvicinata per identificarla ma lei non aveva con sé documenti. Oggi il Fatto racconta altri dettagli sulla vicenda:

Eleonora –sulla strada di casa,con le buste della spesa in mano –vede arrivare Salvini dall’altro lato del marciapiede, all’entrata dell’Università Lumsa, dove l’aspettano per un convegno. La signora caccia un paio di fischi con le dita in bocca – “alla pecorara, forse non elegantissimi”, dice lei ridendo–e urla verso il ministro: “Buffone, buffone, ridicolo!”.

Ricorda Piero Ricca con Berlusconi, al Tribunale di Milano, 15 anni fa. Stesse parole (“Buffone, fatti processare!”) e simile epilogo: arriva la polizia. Ma stavolta l’intervento è violento: Eleonora viene bloccata fisicamente da un agente e circondata da altri tre. Prova a divincolarsi e cade per terra. Viene portata in commissariato, trattenuta un paio d’ore e denunciata (articolo 651 del codice penale) perché in un primo momento si rifiuta di mostrare il documento d’identità.

Repubblica ha pubblicato il video della contestazione di Eleonora e del suo incontro con gli agenti di polizia:

ELEONORA vive a Borgo Pio con la vecchia cagnolina di 15 anni, in un appartamento pieno di libri. Identikit da “compagna rosicona”, direbbe il leghista. “Non faccio fatica ad ammettere che sono di sinistra da sempre – sorride – ma una sinistra che nei partiti non esiste più. Il punto è un altro: Salvini è popolare, piace a tanti italiani, ma spero sia ancora legittimo contestarlo. L’altro giorno, prima della manifestazione contro di lui a Roma, la polizia ha fermato i pullman per un controllo preventivo degli striscioni. Non è normale. C’è un clima strano, brutto.Le forze de ll ’ordine pare si sentano legittimate a fare qualsiasi cosa”.

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