Politica
Andremo a votare in autunno? Cosa ci potrebbe essere dietro l’attacco di Draghi al bonus 110 (e al M5S)
Massimiliano Cassano 04/05/2022
Gli attacchi di Draghi al Superbonus 110% voluto dal Movimento 5 Stelle agitano i grillini e fanno presagire una crisi nella maggioranza, con lo spettro delle elezioni anticipate
La frattura tra Movimento 5 Stelle e Palazzo Chigi si allarga sempre più, passando dalle discussioni sugli aiuti militari all’Ucraina all’astensionismo grillino sul decreto Aiuti che conteneva norme per la costruzione di un nuovo inceneritore di rifiuti a Roma fino alle parole pronunciate ieri da Mario Draghi sul Superbonus 110%, misura a firma del deputato pentastellato Riccardo Fraccaro che mai ha incontrato le simpatie del premier. “Il nostro governo è nato come governo ecologico – ha esordito l’ex presidente della Bce al Parlamento europeo – ma non siamo d’accordo sulla validità del superbonus. Cito solo un esempio. I prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazioni sono più che triplicati, perché il 110% toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo”.
Cosa ci potrebbe essere dietro l’attacco di Draghi al bonus 110 (e al M5S)
Draghi ha citato spesso in passato anche le varie frodi a carico dello Stato che hanno trovato terreno fertile nella misura. “Anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura voluta dal Parlamento e che ha ricevuto lodi dalla stessa Unione europea”, gli ricorda Fraccaro. Negli ambienti grillini le parole del presidente del Consiglio suonano come “una vendetta” per le recenti posizioni assunte dal Movimento. Una situazione di stallo che viene amplificata dal mancato intervento del Pd in veste di “pacificatore” tra le parti: Enrico Letta si è limitato ad applaudire il governo per il decreto Aiuti e senza qualcuno a gettare acqua sul fuoco si fa largo in Parlamento la sensazione che sia sempre più difficile arrivare saldi alla scadenza della legislatura, nella primavera del 2023.
Andremo a votare in autunno?
Tutti i sondaggi commissionati dai partiti dicono che la maggioranza degli italiani non capirebbe una crisi di governo in un momento di simili tensioni internazionali, ma – come riporta Annalisa Cuzzocrea su La Stampa – il ministro dell’Economia Daniele Franco sarebbe già stato incaricato di lavorare alla legge di bilancio in estate così da rendere possibile per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella indire le elezioni in autunno. Se si andrà effettivamente alle urne in anticipo non è possibile prevederlo, ma importanti indizi potrebbero arrivare dall’Aula, che ancora non ha calendarizzato la discussione sulla legge elettorale da adottare alla prossima tornata.
Conte: “Qualcuno vuole spingerci fuori dal governo”
“Sulla norma sull’inceneritore spero non si pensi neppure lontanamente di calare la fiducia. La fiducia semmai la chiediamo noi”, ha affermato il presidente M5s Giuseppe Conte parlando alla presentazione della scuola politica del Movimento. “Inizio ad avere dubbi – ha aggiunto – che ci sia qualcuno che voglia spingere Il Movimento fuori dal governo”. Ieri il capogruppo alla Camera Davide Crippa ha formalizzato la richiesta al premier Draghi di riferire in Aula sulla crisi ucraina: “Una richiesta – ha chiarito il leader M5S – alla quale mi sembra abbiamo aderito anche altri leader”.